Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Io, preside lasciata sola ad affrontare il caso dei tanti ragazzi positivi»
Lo sfogo al Nicolini. Focolai a Capri e Pomigliano Oggi a Napoli scuole chiuse per allerta meteo
«Mentre le parlo sono
NAPOLI a scuola praticamente da sola. Il personale è andato a casa ed io, insieme al vicepreside, sto cercando di contattare tutti i ragazzi che dovranno stare in isolamento fiduciario ed aspetto la ditta per la sanificazione. Farò la notturna nonostante proprio oggi mia madre si sia sentita poco bene e sia stata soccorsa da un’ambulanza. Venerdì sono rimasta qui in solitudine fino alle 22 per lo stesso motivo. Ho trascorso a scuola pure il sabato e la domenica. È una situazione, quella che siamo vivendo noi dirigenti scolastici, abbandonati senza adeguato sostegno a gestire la problematica del coronavirus, che non si può capire se non la si sperimenta».
Parole di Iolanda Manco, la preside dell’istituto comprensivo Nicolini – Di Giacomo, che ha tre sedi – ai Ponti Rossi, a Sant’Eframo e nei pressi di piazza Gian Battista Vico – ed è frequentata da 1150 alunni tra infanzia, elementari e medie. Docenti ed amministrativi sono oltre 800. «Da venerdì ad oggi – racconta – è stato un succedersi di comunicazioni di casi di positivi al tampone. Sei alunni delle medie, tre dei quali fratelli, ed una maestra. Tutti asintomatici ad eccezione di uno, un ragazzino che ha qualche malessere, e tutti probabilmente nati all’esterno della scuola. Non c’è stato un solo attimo di tregua. Non faccio altro che parlare al telefono con la Asl e con i compagni di classe dei positivi, per invitarli a stare a casa. Nei ritagli di tempo cerco di prendere appuntamento con la ditta per gli interventi di sanificazione. Quello di stasera sarà il terzo in quattro giorni, al costo di circa 200 euro ciascuno».
Ritorna al punto della Asl: «Il dipartimento di prevenzione del distretto è sotto organico. Ci vorrebbe una task force, per usare una espressione oggi tanto in voga, ma di quelle varie. Io ho come referente un solo dottore ed andiamo a braccio, a telefonate, a parole. Io non ho la competenza o l’autorità di mettere in isolamento la gente. C’è molta confusione nella procedura perché non si capisce chi debba fare cosa». Aggiunge: «Non è il mio lavoro mandare le persone in quarantena ed organizzare la sanificazione dell’istituto. Mi trovo a fare solo questo da giorni e non posso pensare alle altre urgenze: convocazioni, supplenze, documenti da controllare. Se penso che a gennaio e febbraio potrebbe andare anche peggio, con il picco influenzale, davvero mi avvilisco». La Nicolini – Di Giacomo, in ogni caso, va avanti con le lezioni.
A Pomigliano, invece, la dirigente dell’istituto Ponte Siciliano ha deciso di chiudere fino al 26 ottobre dopo che sono risultati positivi al tampone sedici bimbi e quattro maestre. Scuola sbarrata, ma solo per un giorno, anche a
Capri, dove ieri la preside Antonella Astarita ha disposto la sanificazione straordinaria dell’Axel Munthe, l’unico istituto di istruzione superiore sull’isola. La decisione è stata adottata in via precauzionale dopo che il Real Anacapri, squadra di calcio dilettantistica, ha comunicato che tra i suoi atleti alcuni erano positivi. Qualche giovane calciatore frequenta l’istituto Munthe. Chiuso ieri anche un plesso del liceo linguistico di Procida: una studentessa è risultata positiva al coronavirus. In serata altro allarme a Portici, dov’erano segnalati 16 casi positivi al liceo Flacco. Oggi, intanto, a Napoli ferme tutte le attività scolastiche per l’avviso di allerta meteo arancione con forti piogge e venti sostenuti. De Magistris ha dunque emanato una ordinanza di chiusura delle scuole.