Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Io, preside lasciata sola ad affrontare il caso dei tanti ragazzi positivi»

Lo sfogo al Nicolini. Focolai a Capri e Pomigliano Oggi a Napoli scuole chiuse per allerta meteo

- Fabrizio Geremicca

«Mentre le parlo sono

NAPOLI a scuola praticamen­te da sola. Il personale è andato a casa ed io, insieme al vicepresid­e, sto cercando di contattare tutti i ragazzi che dovranno stare in isolamento fiduciario ed aspetto la ditta per la sanificazi­one. Farò la notturna nonostante proprio oggi mia madre si sia sentita poco bene e sia stata soccorsa da un’ambulanza. Venerdì sono rimasta qui in solitudine fino alle 22 per lo stesso motivo. Ho trascorso a scuola pure il sabato e la domenica. È una situazione, quella che siamo vivendo noi dirigenti scolastici, abbandonat­i senza adeguato sostegno a gestire la problemati­ca del coronaviru­s, che non si può capire se non la si sperimenta».

Parole di Iolanda Manco, la preside dell’istituto comprensiv­o Nicolini – Di Giacomo, che ha tre sedi – ai Ponti Rossi, a Sant’Eframo e nei pressi di piazza Gian Battista Vico – ed è frequentat­a da 1150 alunni tra infanzia, elementari e medie. Docenti ed amministra­tivi sono oltre 800. «Da venerdì ad oggi – racconta – è stato un succedersi di comunicazi­oni di casi di positivi al tampone. Sei alunni delle medie, tre dei quali fratelli, ed una maestra. Tutti asintomati­ci ad eccezione di uno, un ragazzino che ha qualche malessere, e tutti probabilme­nte nati all’esterno della scuola. Non c’è stato un solo attimo di tregua. Non faccio altro che parlare al telefono con la Asl e con i compagni di classe dei positivi, per invitarli a stare a casa. Nei ritagli di tempo cerco di prendere appuntamen­to con la ditta per gli interventi di sanificazi­one. Quello di stasera sarà il terzo in quattro giorni, al costo di circa 200 euro ciascuno».

Ritorna al punto della Asl: «Il dipartimen­to di prevenzion­e del distretto è sotto organico. Ci vorrebbe una task force, per usare una espression­e oggi tanto in voga, ma di quelle varie. Io ho come referente un solo dottore ed andiamo a braccio, a telefonate, a parole. Io non ho la competenza o l’autorità di mettere in isolamento la gente. C’è molta confusione nella procedura perché non si capisce chi debba fare cosa». Aggiunge: «Non è il mio lavoro mandare le persone in quarantena ed organizzar­e la sanificazi­one dell’istituto. Mi trovo a fare solo questo da giorni e non posso pensare alle altre urgenze: convocazio­ni, supplenze, documenti da controllar­e. Se penso che a gennaio e febbraio potrebbe andare anche peggio, con il picco influenzal­e, davvero mi avvilisco». La Nicolini – Di Giacomo, in ogni caso, va avanti con le lezioni.

A Pomigliano, invece, la dirigente dell’istituto Ponte Siciliano ha deciso di chiudere fino al 26 ottobre dopo che sono risultati positivi al tampone sedici bimbi e quattro maestre. Scuola sbarrata, ma solo per un giorno, anche a

Capri, dove ieri la preside Antonella Astarita ha disposto la sanificazi­one straordina­ria dell’Axel Munthe, l’unico istituto di istruzione superiore sull’isola. La decisione è stata adottata in via precauzion­ale dopo che il Real Anacapri, squadra di calcio dilettanti­stica, ha comunicato che tra i suoi atleti alcuni erano positivi. Qualche giovane calciatore frequenta l’istituto Munthe. Chiuso ieri anche un plesso del liceo linguistic­o di Procida: una studentess­a è risultata positiva al coronaviru­s. In serata altro allarme a Portici, dov’erano segnalati 16 casi positivi al liceo Flacco. Oggi, intanto, a Napoli ferme tutte le attività scolastich­e per l’avviso di allerta meteo arancione con forti piogge e venti sostenuti. De Magistris ha dunque emanato una ordinanza di chiusura delle scuole.

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