Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I precari della scuola al Plebiscito: stop al concorso
Sit-in sotto la Prefettura. I sindacati: «Bloccare le prove del bando e fare ricorso alle graduatorie»
NAPOLI Precari della scuola in piazza ieri a Napoli per chiedere che sia bloccato il concorso straordinario per l’abilitazione e l’assunzione dei docenti e per denunciare il grave disagio che stanno subendo a causa degli errori nelle graduatorie provinciali per il reclutamento dei supplenti pubblicate a fine settembre dall’Ufficio Scolastico e poi ritirate proprio a causa delle numerose imprecisioni. La manifestazione è stata convocata dalla Cgil, dalla Cisl, dalla Uil. Ha aderito anche la Gilda.
Slogan, tamburi, bandiere e tanta amarezza tra i partecipanti alla protesta, alcuni dei quali con decenni di precariato alle spalle e prospettive piuttosto incerte. «Io – racconta Pino Adamo – ho 55 anni, sono laureato all’università navale, che ora si chiama Parthenope, in Scienze Nautiche, sono sposato con due figli ed ho gestito a lungo un’azienda di viaggi. Quando fui costretto a chiudere, mi sono reinventato nel mondo della scuola. Insegno da anni Navigazione negli istituti nautici. Contratti, se va bene, da settembre a giugno, per circa 1300 euro al mese. Percepisco la disoccupazione in estate quando ho un contratto durante la stagione scolastica». Adamo ha ovviamente inserito anche il suo nome nella piattaforma per le nuove graduatorie provinciali, quelle poi ritirate per gli errori che contenevano. «Una vicenda – sottolinea – imbarazzante. La piattaforma si basava su un format Office 365, che è a pagamento. Tutti o quasi hanno utilizzato il vecchio Office, che è gratuito.
Risultato: nell’invio della domanda sono scomparsi alcuni campi. Si chiedeva poi di firmare su un file non modificabile. Impresa improba ed infatti tanti hanno inviato la domanda senza firmare». Prosegue: «Le graduatorie sono state pubblicate e poi ritirate il 23 settembre. Si attendono quelle corrette. Intanto, però, ci sono scuole che stanno chiamando i supplenti sulla base di quelle graduatorie ed altre che fanno riferimento alle vecchie che facevano capo ai singoli istituti. Se uno di noi accetta questo secondo tipo di convocazione, ma poi si piazzerà bene nella graduatoria provinciale, rinuncerà alla prima supplenza. Insomma, ci saranno disagi per noi, per gli studenti e per le scuole». Giovanni Sgambati, della Uil, lancia un appello al governo affinché sospenda il prossimo concorso perché, dice, «sicuramente non è organizzato nel rispetto delle norme di sicurezza. Va contrastata la precarietà e noi siamo qui oggi per chiedere la contrattualizzazione dei precari». Dice Tonia Morgani, della Cgil: «Manifestiamo per rivendicare la dignità di tanti precari che con la loro presenza sostengono le attività e lamentiamo l’indizione di un concorso straordinario che in un momento di stress mette sotto pressione la comunità scolastica. Va annullato. I precari presenti nelle graduatorie sono persone capaci e lo hanno mostrato in mille occasioni. Lavorano da anni e hanno diritto di essere stabilizzati».