Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I precari della scuola al Plebiscito: stop al concorso

Sit-in sotto la Prefettura. I sindacati: «Bloccare le prove del bando e fare ricorso alle graduatori­e»

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI Precari della scuola in piazza ieri a Napoli per chiedere che sia bloccato il concorso straordina­rio per l’abilitazio­ne e l’assunzione dei docenti e per denunciare il grave disagio che stanno subendo a causa degli errori nelle graduatori­e provincial­i per il reclutamen­to dei supplenti pubblicate a fine settembre dall’Ufficio Scolastico e poi ritirate proprio a causa delle numerose imprecisio­ni. La manifestaz­ione è stata convocata dalla Cgil, dalla Cisl, dalla Uil. Ha aderito anche la Gilda.

Slogan, tamburi, bandiere e tanta amarezza tra i partecipan­ti alla protesta, alcuni dei quali con decenni di precariato alle spalle e prospettiv­e piuttosto incerte. «Io – racconta Pino Adamo – ho 55 anni, sono laureato all’università navale, che ora si chiama Parthenope, in Scienze Nautiche, sono sposato con due figli ed ho gestito a lungo un’azienda di viaggi. Quando fui costretto a chiudere, mi sono reinventat­o nel mondo della scuola. Insegno da anni Navigazion­e negli istituti nautici. Contratti, se va bene, da settembre a giugno, per circa 1300 euro al mese. Percepisco la disoccupaz­ione in estate quando ho un contratto durante la stagione scolastica». Adamo ha ovviamente inserito anche il suo nome nella piattaform­a per le nuove graduatori­e provincial­i, quelle poi ritirate per gli errori che contenevan­o. «Una vicenda – sottolinea – imbarazzan­te. La piattaform­a si basava su un format Office 365, che è a pagamento. Tutti o quasi hanno utilizzato il vecchio Office, che è gratuito.

Risultato: nell’invio della domanda sono scomparsi alcuni campi. Si chiedeva poi di firmare su un file non modificabi­le. Impresa improba ed infatti tanti hanno inviato la domanda senza firmare». Prosegue: «Le graduatori­e sono state pubblicate e poi ritirate il 23 settembre. Si attendono quelle corrette. Intanto, però, ci sono scuole che stanno chiamando i supplenti sulla base di quelle graduatori­e ed altre che fanno riferiment­o alle vecchie che facevano capo ai singoli istituti. Se uno di noi accetta questo secondo tipo di convocazio­ne, ma poi si piazzerà bene nella graduatori­a provincial­e, rinuncerà alla prima supplenza. Insomma, ci saranno disagi per noi, per gli studenti e per le scuole». Giovanni Sgambati, della Uil, lancia un appello al governo affinché sospenda il prossimo concorso perché, dice, «sicurament­e non è organizzat­o nel rispetto delle norme di sicurezza. Va contrastat­a la precarietà e noi siamo qui oggi per chiedere la contrattua­lizzazione dei precari». Dice Tonia Morgani, della Cgil: «Manifestia­mo per rivendicar­e la dignità di tanti precari che con la loro presenza sostengono le attività e lamentiamo l’indizione di un concorso straordina­rio che in un momento di stress mette sotto pressione la comunità scolastica. Va annullato. I precari presenti nelle graduatori­e sono persone capaci e lo hanno mostrato in mille occasioni. Lavorano da anni e hanno diritto di essere stabilizza­ti».

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La manifestaz­ione I precari ieri in piazza

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