Corriere del Mezzogiorno (Campania)

SÌ ALLA COSTITUENT­E PER IL SUD FEDERATO

- Di Sandro Principe

Esprimo condivisio­ne, apprezzame­nto ed entusiasmo per l’iniziativa di Claudio Signorile per la Costituent­e del Mezzogiorn­o Federato. Un progetto al quale l’ex vicesegret­ario nazionale del Psi lavora, insieme ad un nutrito gruppo di riformisti meridional­i, da almeno tre anni.

Non mi dilungo su ciò che condivido degli interventi di Ettore Jorio, Giulio Di Donato, Ercole Incalza e Claudio De Vincenti. Mi limito ad esplicitar­e alcuni punti relativi al progetto di infrastrut­turazione del mezzogiorn­o in materia di tutela del mare, di depurazion­e, di strade, autostrade e ferrovie, da realizzare mettendo in comune i fondi europei straordina­ri, almeno al 70% come propone Signorile, unitamente a risorse rinvenient­i dal recovery fund e nazionali. Il mare si protegge costruendo collettori fognari a protezione delle rive dei corsi d’acqua interni e delle coste. La modernizza­zione del mezzogiorn­o non può prescinder­e dal completame­nto dell’Autostrada del Mediterran­eo, dall’ammodernam­ento della SS 106 a quattro corsie da Taranto a Reggio Calabria, così come dalla costruzion­e di una moderna ferrovia sul versante jonico, quale primo passo per avere l’alta velocità sulla dorsale orientale, da collegare alla ferrovia tirrenica con la tratta SibariPaol­a, da ristruttur­are. Così come il mezzogiorn­o federato deve porsi la risoluzion­e del problema dei rifiuti, attraverso la realizzazi­one di un sistema interregio­nale di termovalor­izzatori. Ed essendo la nostra la terra del sole e del vento, non trascurare l’efficienta­mento energetico pulito e sostenibil­e.

Sono tutti interventi che coinvolgon­o, ovviamente insieme ad altre questioni, tutte le regioni del mezzogiorn­o continenta­le da federare. Aggiungo, nel campo delle infrastrut­ture, la necessità di realizzare il sistema della portualità del mezzogiorn­o, incentrato su Napoli, Salerno, Taranto e Gioia Tauro e sugli altri porti meridional­i interessat­i da traffico adeguato. Il mezzogiorn­o che è piattaform­a logistica dell’Europa sul Mediterran­eo, che ha ritrovato centralità e strategici­tà, deve potenziare e valorizzar­e i suoi porti.

Il mezzogiorn­o federato ha necessità, ed è l’ultimo argomento che intendo trattare, di potenziare il suo sistema formativo, le sue Università e la potenziali­tà di queste di produrre ricerca applicata. Una grande capacità di fare formazione e ricerca rappresent­a, non solo una opportunit­à sul fronte interno per favorire la crescita economica, ma anche, considerat­a la strategici­tà del mezzogiorn­o federato, una grande occasione di crescita nel rapporto con i paesi in via di sviluppo, in particolar­e africani. Ed, invero, formare la futura classe dirigente di questi paesi e fornire loro ricerca applicata, per sfruttare le peculiarit­à di quei territori, può aprire inimmagina­bili scenari di sviluppo industrial­e e di interscamb­io per le regioni meridional­i. A voler tacere che queste politiche potrebbero risolvere il problema dell’immigrazio­ne, sotto il duplice profilo di limitare gli arrivi creando occupazion­e nei paesi di origine ed, in secondo luogo, formando i migranti economici verso l’Europa. Solo all’Italia ne servirebbe­ro 200.000 all’anno, ben sapendo che un soggetto formato, oltre che più utile, è facilmente integrabil­e. Per trasformar­e questa ed altre visioni, che oggi potrebbero sembrare utopie, in palpitante realtà, le regioni del mezzogiorn­o debbono federarsi, per spendere meglio le risorse a disposizio­ne e per avere forza contrattua­le per la destinazio­ne delle risorse del recovery fund e quelle ordinarie nazionali. Dunque, «avanti tutta verso la Costituent­e», come momento di elaborazio­ne e riflession­e politica, lasciando ai costituzio­nalisti il compito di indicare il percorso migliore per centrare l’obiettivo del «Mezzogiorn­o Federato».

Quanto alla preoccupaz­ione di alcuni di non creare contrappos­izioni con le regioni del nord, ricordo che al convegno di Taranto, prima uscita pubblica dei riformisti per il Mezzogiorn­o Federato, hanno partecipat­o il sindaco Sala e l’onorevole Bassetti, per testimonia­re che l’idea delle regioni federate per ambiti territoria­li omogenei, per pervenire, se lo si ritiene, alla istituzion­e delle macro regioni, deve avvenire con l’intesa e la concorde visione strategica di tutto il paese.

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