Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I dem rompono il patto con Dema alla ex Provincia
Se il Pd lo abbandona in Citta metropolitana, Forza Italia gli assicura almeno la presenza in aula per la votazione del bilancio 2020. Sono ore frenetiche per de Magistris costretto a trovare nuovi equilibri nella ex provincia e al Comune di Napoli per tirare avanti. Stanislao Lanzotti, capogruppo di FI al Comune, si dice «disponibile, come partito, a consentire l’approvazione del bilancio di previsione, fondamentale strumento amministrativo per la città». «La nostra disponibilità — ha però puntualizzato — è quella di restare in aula durante tutta la seduta di consiglio, durante la quale presenteremo proposte emendative importanti».
Per il Pd nella ex Provincia il problema è invece collegato alla decisione di de Magistris di candidare Alessandra Clemente per le comunali 2021. E siccome Clemente non sembra muoversi come candidato di bandiera (pare che il 24 ottobre presenti lista e sede del comitato elettorale), il Pd ha deciso di uscire dal governo della Città Metropolitana di Napoli lasciando le deleghe che erano state assegnate ai suoi esponenti dal sindaco. «De Magistris ha deciso di trasformare un accordo istituzionale in un accordo politico, finalizzato alla gestione della prossima campagna elettorale per le elezioni amministrative. Da oggi dunque, la città metropolitana sarà guidata da una alleanza strutturale tra Dema e Forza Italia». «Non condividiamo i comportamenti di chi, in vista delle prossime campagne elettorali, è disposto a minare gli importanti progetti di intervento a sostegno della comunità metropolitana», ha replicato il sindaco. Mentre la senatrice Dem, Valeria Valente, tra le prime a criticare l’accordo Pd-Dema per la ex Provincia, esprime «soddisfazione» per una decisione che definisce «coerente con la linea del Pd verso la giunta de Magistris».