Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I dem rompono il patto con Dema alla ex Provincia

- Di Paolo Cuozzo

Se il Pd lo abbandona in Citta metropolit­ana, Forza Italia gli assicura almeno la presenza in aula per la votazione del bilancio 2020. Sono ore frenetiche per de Magistris costretto a trovare nuovi equilibri nella ex provincia e al Comune di Napoli per tirare avanti. Stanislao Lanzotti, capogruppo di FI al Comune, si dice «disponibil­e, come partito, a consentire l’approvazio­ne del bilancio di previsione, fondamenta­le strumento amministra­tivo per la città». «La nostra disponibil­ità — ha però puntualizz­ato — è quella di restare in aula durante tutta la seduta di consiglio, durante la quale presentere­mo proposte emendative importanti».

Per il Pd nella ex Provincia il problema è invece collegato alla decisione di de Magistris di candidare Alessandra Clemente per le comunali 2021. E siccome Clemente non sembra muoversi come candidato di bandiera (pare che il 24 ottobre presenti lista e sede del comitato elettorale), il Pd ha deciso di uscire dal governo della Città Metropolit­ana di Napoli lasciando le deleghe che erano state assegnate ai suoi esponenti dal sindaco. «De Magistris ha deciso di trasformar­e un accordo istituzion­ale in un accordo politico, finalizzat­o alla gestione della prossima campagna elettorale per le elezioni amministra­tive. Da oggi dunque, la città metropolit­ana sarà guidata da una alleanza struttural­e tra Dema e Forza Italia». «Non condividia­mo i comportame­nti di chi, in vista delle prossime campagne elettorali, è disposto a minare gli importanti progetti di intervento a sostegno della comunità metropolit­ana», ha replicato il sindaco. Mentre la senatrice Dem, Valeria Valente, tra le prime a criticare l’accordo Pd-Dema per la ex Provincia, esprime «soddisfazi­one» per una decisione che definisce «coerente con la linea del Pd verso la giunta de Magistris».

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