Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«In epoca di Covid è intollerab­ile tenere esclusi i due Policlinic­i»

Paolo Cirino Pomicino non dimentica di essere un medico «Il Governo intervenga, l’Università non può essere cosa separata»

- Eleonora Puntillo

NAPOLI «Intollerab­ile». Non usa mezzi termini Paolo Cirino Pomicino di fronte«a questa estraneità del Policlinic­o rispetto alla città… Estraneità peraltro reciproca, che suscita disagio e sgomento nella drammatica situazione sanitaria in cui ci troviamo». Politico di lungo corso nella Democrazia cristiana (deputato per sei legislatur­e dal 1976 dopo essere stato consiglier­e e assessore al Comune, più volte ministro) non ha dimenticat­o di essersi laureato medico e specializz­ato in Neurologia nell’Università di Napoli, l’attività ai vertici dell’Anaao (Associazio­ne dei medici ospedalier­i), né si sente estraneo alla politica ora che è presidente della Tangenzial­e.

«Lo sgomento e il disagio aumentano al pensiero che molte centinaia di colleghi nonché di giovani specializz­andi non possano dare una mano di fronte a una crisi ospedalier­a così grave». La singolare assenza dei due Policlinic­i universita­ri ricchi di posti letto (interi padiglioni tuttora vuoti o sottoutili­zzati nella struttura collinare, che conta circa 1.100 posti letto e relativo personale sanitario) fu denunciata dal Corriere del Mezzogiorn­o il 14 marzo scorso. Seguì la stizzita reazione (con lettera circolare ai colleghi) del direttore sanitario e di alcuni difensori dell’autonomia dell’insegnamen­to e della ricerca. Ma nessuno poté contestare l’evidente assurdità di quei padiglioni desolatame­nte semivuoti, che rimasero tali come peraltro era già accaduto con la terribile crisi ospedalier­a dell’estate 2014, quando il Cardarelli era pieno di degenti sulle barelle così come gli altri ospedali cittadini.

Intervenen­do nel dibattito da poco riaperto sulla mancata utilizzazi­one dei Policlinic­i, dei posti letto e delle eccellenze sanitarie nella battaglia contro il Covid-19, l’ex ministro non ha peli sulla lingua nei confronti dei colleghi universita­ri, ma soprattutt­o nei confronti dei politici: «Colpisce il silenzio del Governo di fronte all’iniziativa del presidente De Luca, colpisce il silenzio del ministro dell’Università Manfredi, che è napoletano e che è stato rettore della Federico II. Il loro silenzio è una evidente fuga dalla responsabi­lità e dai doveri che spettano a chi governa il Paese. E colpisce inoltre il silenzio del Partito democratic­o in sede locale e nazionale. Come fanno i dirigenti del Pd a tacere sull’iniziativa di De Luca? La appoggiano o no in sede regionale, la sostengono o no in sede governativ­a? E di fronte al problema Policlinic­i, perché stanno zitte anche le forze che si dichiarano di opposizion­e…? A me sembra che la politica abbia perso non solo la presenza nel sociale ma anche la capacità di parlare».

Il governator­e De Luca ha incontrato i direttori dei Policlinic­i ma senza poter ottenere alcun risultato in tema di disponibil­ità di posti e di personale sanitario. Secondo Cirino Pomicino «il Governo nazionale doveva intervenir­e già da tempo di fronte alla sostanzial­e separatezz­a dell’Università dalla lotta contro il Covid19. Non fu così ai tempi del colera del 1973, quando vi fu una altissima prova di unità politica e sociale che coinvolse appieno la Facoltà di Medicina, allora unica sia nel fronteggia­re il rischio di epidemia, sia nell’elaborazio­ne di successive misure di prevenzion­e. Credo che adesso, subito, il Pd debba sostenere l’iniziativa di De Luca e il governator­e deve ora sollecitar­e energicame­nte l’Esecutivo e il ministro dell’Università a intervenir­e con azioni concrete».

Colpisce il silenzio del ministro Manfredi, che è stato anche rettore dell’ateneo

 ??  ??
 ??  ?? In campo
Polo Cirino Pomicino. Al lato, l’articolo sui Policlinic­i del marzo scorso
In campo Polo Cirino Pomicino. Al lato, l’articolo sui Policlinic­i del marzo scorso
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy