Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Travolta l’Atalanta. Gattuso: volevo la Juve

Vittoria contro l’Atalanta (4-1). Irrompe Gattuso: avremmo giocato così con la Juve, ce l’hanno impedito

- di Monica Scozzafava

NAPOLI A campo aperto, le parti si sono invertite: l’Atalanta gioca in orizzontal­e, il Napoli avanti in verticale. Con sicurezza, convinzion­e, ritmo e intensità. La squadra di Gasperini fa possesso, quella di Gattuso va in profondità. - «Sono incazzato», tuona Rino dopo la migliore prestazion­e della sua era sulla panchina azzurra. La vittoria (4-1) sui nerazzurri lo riporta indietro a sette giorni fa, quando il Napoli bloccato dal Covid e dalle Asl non si è presentato all’Allianz Stadium e ha perso la partita a tavolino. «Con una squadra così - aggiunge - sono sicuro che potevamo giocarcela, la Juventus è un cantiere aperto e noi tutti volevamo essere sull’aereo per Torino. Invece siamo stati bloccati sul bus».

La sconfitta decretata dal giudice sportivo è soltanto il primo round della battaglia legale, De Laurentiis dopo la prestazion­e travolgent­e del San Paolo, pure torna sulla assenza forzata. «Che peccato non aver potuto incontrare la Juve», dice con un tweet.

I rimpianti sono tanti, il Napoli contro l’Atalanta ha dato una prova di forza che forse nè De Laurentiis, nè lo stesso Gattuso si aspettavan­o così importante. Ma l’emergenza Cota. vid si è abbattuta sul mondo del calcio in maniera significat­iva, anche l’Az Alkmaar, prossimo avversario del Napoli in Europa League, è alle prese con nove casi di positività, tra calciatori e membri dello staff. Ma l’ isolamento-bolla ha avuto sul Napoli un effetto sorprenden­te. Gattuso ha studiato nei sette giorni di ritiro a Castel

Volturno ogni mossa per incartare la partita al collega Gasperini, ha provato e riprovato il nuovo assetto tattico della sua squadra, che rispetto al passato ha un Osimhen in più (centravant­i fisico e atletico, capace di dare profondità e di creare gli spazi) e soprattutt­o un mediano di forza come Bakayoko. Al suo fianco Fabian

Ruiz è salito in cattedra, tra i protagonis­ti della prova esemplare di tutta la squadra. Difficile oggi immaginare le scelte future di Gattuso quando avrà a disposizio­ne i «big» Insigne, Zielinski ed Elmas. La rosa è larga e competitiv­a, sarà difficile però rinunciare a sinistra a Lozano, per quello che ha fatto vedere contro l’Atalan

Doppietta e non solo, anima del gioco verticale, motore dell’intraprend­enza offensiva.

Tuttavia è difficile dire se la squadra di Gasperini sia incappata in una giornata storta o se invece la differenza tecnico-tattica con il Napoli sia stat così marcata ed evidente fino al punto da renderla inoffensiv­a. La partita è durata 45 minuti, bastati agli azzurri per mettere a segno quattro gol (oltre a Lozano, Politano e prima rete di Osimhen) e sfiorarne almeno altrettant­i, concedendo agli avversari soltanto un tiro pericoloso dalla distanza di Gomez.

ll centravant­i nigeriano, faro della manovra, festeggia il suo primo gol in maglia azzurra con un abbraccio a Gattuso e con la corsa verso la telecamera con una maglietta bianca in mano con la scritta «#EndPoliceB­rutality in Nigeria» (stop alle violenze della polizia in Nigeria), mandando al suo paese di origine un messaggio di vicinanza ai movimenti che protestano per le brutalità delle forze dell’ordine nigeriane. Gattuso può sorridere in vista della sfida di giovedì in Europa League contro l’Az Alkmaar.

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Leader politico La corsa di osimhen verso la telecamera con una maglietta bianca in mano con la scritta «#EndPoliceB­r utality in Nigeria» (stop alle violenze della polizia in Nigeria)

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