Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Undici volte di seguito Nessuno come il Napoli
Gli ingranaggi giusti per rendere il Napoli perfetto in Italia e anche in Europa sono arrivati dal mercato: in primis Osimhen, centravanti dalla grande fisicità; poi Bakayoko, muscoli, forza e corsa per reggere un attacco che Rino Gattuso ha voluto con quattro punte. Un punto d’equilibrio che si rivela prezioso soprattutto alla vigilia della nuova avventura degli azzurri in Europa League. Non è la Champions, palcoscenico più prestigioso in il club si era esibito negli ultimi anni, ma neanche un limbo, soprattutto se in questa competizione il Napoli parte con il favore dei pronostici, candidandosi ad alzare il trofeo a Danzica.L’Europa League è un’occasione per ripartire e ricominciare dopo una stagione strana, inedita che Rino Gattuso ha riacciuffato nella fase finale post lockdown. In Europa direttamente ai gironi, il Napoli ci va perchè comunque nella stagione dell’ammutinamento e dell’emergenza Covid, ha vinto un trofeo. La coppa Italia contro la Juve è stato il pass per tagliare il nastro dell’undicesimo anno di fila nelle competizioni europee. In Italia nessun’altra squadra ci è riuscita. Lo scenario è diverso dal paradiso europeo della Champions, ma comunque avvincente e soprattutto stimolante per un allenatore come Gattuso che a Napoli ha certificato il suo personale rilancio. La prima partita contro l’Az Alkmaar arriva nel momento giusto. L’iniezione di autostima della vittoria schiacciante di sabato contro l’Atalanta in campionato mette gli azzurri nella condizione migliore per continuare nella stessa scia. Gattuso non stravolgerà l’assetto del Napoli visto sabato, mancano pedine fondamentali come Zielinski, Insigne ed Elmas che non potranno garantire respiro a chi ha travolto la Dea d’Italia, ma se vincere aiuta a vincere chissà che non possa essere questo il plus che spinga il Napoli verso un’altra impresa. Gli olandesi non sono nelle condizioni ideali: il club è alle prese con l’emergenza Covid che conta nove positivi tra giocatori e membri dello staff tecnico e non ha vissuto una giornata fortunata in campionato. Sabato si è fatta rimontare dal Venlo dopo essere passata in vantaggio per 2-0. Due gol presi in un minuto nelle fasi finali della partita. Il Napoli non si lascia sorprendere, messi a punto gli ingranaggi di una squadra che è rimasta nell’ossatura quella della scorsa stagione ma che si è irrobustita. La spina dorsale Koulibaly-Bakayoko-Osimhen garantisce potenza e muscolarità che soprattutto in campo internazionale la rende meno vulnerabile. Meno bella ma più incisiva, questo l’obiettivo che Gattuso si è posto per questa stagione, senza voli pindarici ma con l’umiltà per continuare a crescere. L’Europa league non è la Champions, ma probabilmente una dimensione più «umana» in cui il Napoli può recitare il ruolo di protagonista.