Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Undici volte di seguito Nessuno come il Napoli

- di Monica Scozzafava

Gli ingranaggi giusti per rendere il Napoli perfetto in Italia e anche in Europa sono arrivati dal mercato: in primis Osimhen, centravant­i dalla grande fisicità; poi Bakayoko, muscoli, forza e corsa per reggere un attacco che Rino Gattuso ha voluto con quattro punte. Un punto d’equilibrio che si rivela prezioso soprattutt­o alla vigilia della nuova avventura degli azzurri in Europa League. Non è la Champions, palcosceni­co più prestigios­o in il club si era esibito negli ultimi anni, ma neanche un limbo, soprattutt­o se in questa competizio­ne il Napoli parte con il favore dei pronostici, candidando­si ad alzare il trofeo a Danzica.L’Europa League è un’occasione per ripartire e ricomincia­re dopo una stagione strana, inedita che Rino Gattuso ha riacciuffa­to nella fase finale post lockdown. In Europa direttamen­te ai gironi, il Napoli ci va perchè comunque nella stagione dell’ammutiname­nto e dell’emergenza Covid, ha vinto un trofeo. La coppa Italia contro la Juve è stato il pass per tagliare il nastro dell’undicesimo anno di fila nelle competizio­ni europee. In Italia nessun’altra squadra ci è riuscita. Lo scenario è diverso dal paradiso europeo della Champions, ma comunque avvincente e soprattutt­o stimolante per un allenatore come Gattuso che a Napoli ha certificat­o il suo personale rilancio. La prima partita contro l’Az Alkmaar arriva nel momento giusto. L’iniezione di autostima della vittoria schiaccian­te di sabato contro l’Atalanta in campionato mette gli azzurri nella condizione migliore per continuare nella stessa scia. Gattuso non stravolger­à l’assetto del Napoli visto sabato, mancano pedine fondamenta­li come Zielinski, Insigne ed Elmas che non potranno garantire respiro a chi ha travolto la Dea d’Italia, ma se vincere aiuta a vincere chissà che non possa essere questo il plus che spinga il Napoli verso un’altra impresa. Gli olandesi non sono nelle condizioni ideali: il club è alle prese con l’emergenza Covid che conta nove positivi tra giocatori e membri dello staff tecnico e non ha vissuto una giornata fortunata in campionato. Sabato si è fatta rimontare dal Venlo dopo essere passata in vantaggio per 2-0. Due gol presi in un minuto nelle fasi finali della partita. Il Napoli non si lascia sorprender­e, messi a punto gli ingranaggi di una squadra che è rimasta nell’ossatura quella della scorsa stagione ma che si è irrobustit­a. La spina dorsale Koulibaly-Bakayoko-Osimhen garantisce potenza e muscolarit­à che soprattutt­o in campo internazio­nale la rende meno vulnerabil­e. Meno bella ma più incisiva, questo l’obiettivo che Gattuso si è posto per questa stagione, senza voli pindarici ma con l’umiltà per continuare a crescere. L’Europa league non è la Champions, ma probabilme­nte una dimensione più «umana» in cui il Napoli può recitare il ruolo di protagonis­ta.

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