Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’Inter di Conte battuta in finale dal solito Siviglia
cui terrà conto Gattuso per sprigionare la macchina offensiva a sua disposizione, con il 4-23-1 che come abito tattico scala sempre di più le gerarchie.
La Real Sociedad è l’avversario più temibile del girone, anche se il Napoli a San Sebastian non dovrà fare i conti con l’atmosfera calda dello stadio di Anoeta. Per comprendere la forza della passione basca, basta ricordare che la finale di Coppa del Re della scorsa stagione, il derby tra Real Sociedad e Athletic Bilbao, non si è ancora disputata perché entrambi i club hanno concordato con la federazione spagnola di giocare la partita soltanto quando sarà consentito l’accesso del pubblico negli stadi, probabilmente quindi nel 2021.
La Real Sociedad è partita bene in Liga, spicca il pareggio contro il Real Madrid, bloccato sullo 0-0 alla seconda giornata. La squadra di Alguacil ha un mix di gioventù ed esperienza. Il colpo più interessante sul mercato è David Silva, preso a parametro zero dopo l’esperienza al Manchester City e soffiato alla Lazio quando sembrava già pronto ad indossare la maglia biancoceleste. Un altro «vecchietto» di spessore è il terzino sinistro ex Arsenal Nacho Monreal, in difesa pesa la cessione di Diego Llorente al Leeds per 20 milioni ma si punta tanto sul talento francese classe ’96 Le Normand, pescato dal vivaio del Brest quattro anni fa. Il capitano Illaramendi è infortunato, proverà a rientrare per la sfida contro il Napoli ma i talenti più interessanti sono nel reparto offensivo. L’esterno sinistro offensivo Oyarzabal è sicuramente la stella, Januzaj ha qualità importanti ma non ha mai trovato continuità, il brasiliano Willian Josè era in uscita, piaceva al Tottenham, ha perso centralità nel progetto. I numeri, però, parlano per lui, è andato in doppia cifra nelle ultime quattro stagioni in Liga. Si gioca il posto con Isak, attaccante classe ’99 che vorrebbe dimostrare al Borussia Dortmund di aver commesso un errore a non puntare su di lui.
Il Rijeka è la squadra della quarta fascia, la sorpresa dei play-off visto che ha eliminato il Copenhagen. Strutture di livello, capacità di formare i giovani, così a Fiume sono cresciuti combattendo con Dinamo Zagabria e Hajduk Spalato guadagnandosi l’Europa League e la doppia sfida di prestigio contro il Napoli.
L’Az Alkmaar è una miniera di giovani seguita dallo scouting internazionale di tutt’Europa: molti i gioielli che piacciono anche al club di De Laurentiis