Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il rettore Nicoletti: «Sono a casa con il Covid rinvierò l’insediamento»
Nicoletti sette giorni fa era stato all’inaugurazione del suo ufficio
Il primo novembre
NAPOLI Gianfranco Nicoletti entrerà formalmente in carica come rettore dell’Università Vanvitelli, nella quale fino a quel momento sarà ancora prorettore di Giuseppe Paolisso. La nomina da parte del ministro Gaetano Manfredi è già arrivata, ma forse Nicoletti sarà costretto a rinviare l’insediamento perché è a casa «ostaggio» del Covid.
«Ho avuto un po’ di febbre e senso di affanno - racconta ma mi è passato. Ora la temperatura è normale, respiro senza difficoltà...». Nicoletti è un professore di Medicina, quindi si è allertato ai primissimi sintomi. «Sono andato a fare un tampone in pronto soccorso al Cotugno. Non in facoltà da noi per non avere contatti con persone che mi avrebbero certamente avvicinato. Mercoledì mattina ho avuto il responso: positivo». E subito è scattato l’allarme. Il futuro rettore è tornato a casa e si è chiuso nella propria stanza da letto. «Ho il televisore e il bagno in camera. A casa con me, in questi giorni, ci sono le mie due figlie, ma nella mia stanza non entrano, non è proprio di caso che rischino di contagiarsi. Da un certo punto di vista la loro presenza mi conforta e poi, pur senza mai avvicinarsi, mi danno una mano, magari preparandomi i pasti. Tuttavia non vedo l’ora che se ne vadano».
Avrà incontrato altre persone per lavoro nei giorni precedenti al tampone rivelatore. «Sì, e ho dovuto ricostruire i miei spostamenti per avvisarle tutte, ma non erano tante». C’erano però Paolisso e gli altri professori presenti all’inaugurazione del nuovo rettorato lunedì 12, tra i quali è serpeggiata un po’ di preoccupazione e che hanno dovuto sottoporsi a loro volta al tampone. Forse tutto sarebbe stato più semplice se Nicoletti avesse caricato la app «Immuni» sul cellulare: «Lo farò, ho preso consapevolezza della sua utilità perché aiuta a ricostruire percorsi e contatti, soprattutto per chi, come me, ha incontri continui». Proprio per questo è difficile individuare l’occasione del contagio: «Credo - dice il professore - che sia avvenuto nell’auto del rettorato, perché l’autista ha manifestato i primi sintomi ed è risultato positivo al tampone un paio di giorni prima di me». In mezzo a situazioni ben più gravi, a Nicoletti è andata bene. Forse potrà partecipare alla cerimonia di insediamento da rettore, non è vero? «Dipende da vari fattori. Innanzitutto questo virus è particolarmente infido, meglio essere prudenti. E poi la priorità oggi non è l’insediamento: è stare bene e non mettere a rischio chi mi sta intorno. Le linee guida prevedono un tampone negativo, ma io ne farò due. Comunque non sappiamo neppure se ci sarà una cerimonia, non dipende solo da me, ma dalle condizioni generali».