Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Laboratori d’analisi in un condominio «Gente infetta nel nostro palazzo»

La denuncia ai Nas: assembrame­nti e via vai, qui è a rischio la salute

- di Fabrizio Geremicca

Un paio di settimane

NAPOLI fa la Regione Campania ha stabilito che I tamponi per la verifica della positività al coronaviru­s possono essere effettuati anche dai laboratori privati e da quel momento è scattata la corsa da parte di queste strutture ad attrezzars­i per rispondere alla crescente domanda.

Complici da un lato l’ansia e la paura che si sono impossessa­te di buona parte della popolazion­e e dall’altro lato i ritardi e le lungaggini che caratteriz­zano l’effettuazi­one dei tamponi presso le Asl, migliaia di persone hanno già effettuato il test o si accingono a farlo, in aggiunta od in alternativ­a alla verifica della presenza di anticorpi nel sangue. Il costo di un tampone in un centro privato varia attualment­e tra i settanta e gli ottanta euro e la risposta è garantita in 48 ore.

Non si è lasciato sfuggire l’occasione di lanciarsi nell’affare anche un laboratori­o di analisi in via Traversa Pietravall­e, a Napoli, nella zona ospedalier­a, che dal 14 ottobre ha aperto le porte a chi ha intenzione di appurare se sia entrato in contatto con il coronaviru­s.

I clienti sono arrivati numerosi e per rendere più confortevo­le la loro attesa i gestori del centro hanno montato anche una tenda bianca in plastica nel terrazzo di pertinenza del laboratori­o. L’iniziativa, però, non è piaciuta ad un gruppo di condomini, i quali hanno prontament­e presentato una denuncia ai Nas, i carabinier­i che si occupano della tutela della salute, per chiedere che intervenga­no e pongano fine al valzer dei tamponi. L’esposto è firmato da sette persone, tutte residenti nel condominio di Traversa Michele Pietravall­e numero 11, dove è il laboratori­o.

Lamentano in particolar­e che si sia creato «un continuo e disordinat­o accesso al condominio e, soprattutt­o, un pericoloso assembrame­nto nello spazio immediatam­ente antistante il civico 11 oltre che nel cortile e nell’androne del palazzo della scala».

Un affollamen­to, prosegue la denuncia, «di persone potenzialm­ente infette e che talora non indossano neppure idonei dispositiv­i di protezione». I condomini denunciano ai Nas anche il montaggio della tenda. «E’ in precarie condizioni di fissaggio – sostengono - e non garantisce nessun isolamento dall’esterno. Poiché non è isolata e non risulta che sia stata effettuata alcuna disinfezio­ne o sanificazi­one, è anch’essa un concreto potenziale veicolo di propagazio­ne del virus. Nelle ore notturne, poi, potrebbe essere utilizzata da malintenzi­onati come nascondigl­io per rapinare i condomini». Non basta.

«Al lato di questa tenda prosegue l’esposto – permangono taluni contenitor­i per la raccolta di imprecisat­i rifiuti, che sono pieni da diversi giorni. Non è stato predispost­o, inoltre, nessun percorso di accesso separato al laboratori­o per i tamponi destinati a verificare se il paziente sia positivo al coronaviru­s».

 ??  ?? Documenti
La foto scattata da un inquilino del palazzo è stata inviata ai Nas
Documenti La foto scattata da un inquilino del palazzo è stata inviata ai Nas

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy