Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Lavoratori obbligati allo straordinario» L’accusa dei sindacati, bufera in Anm
Denuncia di Cgil, Uil e Ugl. L’azienda replica: «Abbiamo chiesto un parare legale»
«Ennesimo atto intimidatorio
NAPOLI nei confronti dei lavoratori». E’ l’incipit di un documento firmato da Cgli, Uil e Ugl nel quale denunciano «il grave ed intollerabile atteggiamento di Anm». Si apre, dunque, una nuova frattura tra organizzazioni sindacali ed azienda di trasporto del comune di Napoli.
Un paio di settimane fa il sindaco de Magistris aveva parlato di «comportamenti criminali» dopo che il servizio di treni e metropolitana aveva subito gravi ripercussioni per il rifiuto dei dipendenti di sostituire i loro colleghi assenti per malattia. Anche stavolta lo scontro nasce dalla circostanza che giovedì scorso un certo numero di addetti alle funicolari aveva comunicato che sabato non sarebbe andato a lavorare per malattia o per congedi parentali. Per scongiurare il fermo dell’impianto di Chiaia, Anm aveva inviato telegrammi nei quali aveva intimato ai suoi dipendenti di sostituire quelli che si sarebbero assentati. Sabato, in effetti, i vuoti in organico sono stati colmati. Le relazioni tra sindacato ed azienda, in compenso, si sono ulteriormente inasprite ed il comunicato congiunto di Cgil, Uil ed Ugl lo prova in maniera lampante.
«L’azienda napoletana mobilità — accusano le tre organizzazioni — dopo avere demonizzato e denunciato i propri lavoratori, colpevoli di avere usufruito di diritti inderogabili, ora rinnega definitivamente il contratto di lavoro, obbligando i suoi dipendenti alle prestazioni straordinarie attraverso l’invio di missive contenenti chiari profili di minaccia». Secondo Cgil, Uil ed Ugl «si utilizza la disciplina interna per coartare i lavoratori affinché le responsabilità dei dirigenti, dai quali deriva il disastro attuale, siano insabbiate e messe a tacere».
Accusa Amedeo D’Alessio, della Filt-Cgil: «I problemi per i pendolari sono il risultato di carenze di organico nel personale che viaggia o presidia le stazioni che sono molto gravi». La replica di Anm: «Per scongiurare il rischio che sabato fosse bloccata la funicolare di Chiaia per la prima volta abbiamo diramato una convocazione scritti ai lavoratori affinché sostituissero gli assenti. Abbiamo chiesto un parere legale».
Sono numerose le questioni aperte tra lavoratori ed azienda che determinano frizioni e che, secondo l’amministrazione comunale ed Anm, potrebbero avere anche determinato un uso strumentale delle richieste di congedi o di malattie con il fine di mettere il servizio in ginocchio per far cedere l’azienda. I sindacati, peraltro, hanno sempre respinto questa accusa.