Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Retroscena, inediti e trattative saltate Di Marzio: i miei segreti del calciomercato
Oggi presentazione al The Spark creative hub del libro «Grand hotel calciomercato»
Il titolo è una promessa di felicità «Grand hotel calciomercato. Tutti i segreti del mercato più pazzo del mondo». L’autore, Gianluca Di Marzio, è invece una promessa di concretezza e affidabilità in un settore in cui vale tutto e il contrario di tutto. Il più esperto giornalista di calciomercato ha fatto una scommessa con i lettori: «rendere interessante questa materia anche per chi non ne mastica». Il libro, Cairo editore, è uscito il primo ottobre ed è già fra i primi dieci più venduti in Italia. Oggi sarà presentato a Napoli alle 18 nella libreria The Spark creative hub.
Come ha dato forma ad un argomento così magmatico?
«Non è stato semplice, ma ho voluto costruire un racconto aperto anche a chi non conosce i tecnicismi del calciomercato che nell’immaginario collettivo è costellato da riunioni infinite in alberghi, telefoni caldissimi, spionaggio. Ho dato spazio ad episodi emblematici».
Uno per tutti?
«Le trattative in famiglia e il caso Wanda Nara, che è diventata un’agente tra i più importanti in Europa. Anche se rappresenta solo Icardi ha una potenza di fuoco, una forza mediatica grandissima di fronte alla quale tutti gli altri impallidiscono».
É l’unica donna del “circo”?
«No, il mercato ha sempre più donne coinvolte. Protagoniste brave che sottoscrivono contratti, assistono procuratori, figure fondamentali»
I suoi figli, come vivono questo suo stare continuamente attaccato al telefono?
«Ho due gemelli, Giovanni e Gaia, ma hanno 3 anni. Dico vado al lavoro, mi vedono in tv e non si rendono conto. Mi spiace dedicargli poco tempo, ma non posso mollare ora, altrimenti perdo la posizione che ho acquisito, la fame, la motivazione per mantenere un certo livello anche su base internazionale. In quanto a mia moglie, dice sempre che ha sposato tutto il pacchetto, sapeva a cosa andava incontro: niente ferie, niente weekend. Quando finisce il campionato inizia il calciomercato: non si finisce mai».
Con il lockdown come è cambiato il suo lavoro?
«Il mercato è durato di più, ma grazie alla “sospensione’’ ho avuto la possibilità di scrivere il libro. Ho sentito telefonicamente 100/150 personaggi: se tutti avessero detto vieni da me ci avrei messo tre anni. Ho sentito tutti al telefono, ho registrato e poi sbobinato»
Aveva l’età dei suoi bimbi quando suo padre, Gianni Di Marzio, allenava il Napoli. Ricorda qualcosa?
«Nulla ma ho rivisto le partite e già sentire il boato del San Paolo così, a distanza, mi emoziona. Era il 1978 e ho nostalgia di quei tempi: il calcio era diverso con un allenatore e un vice. Oggi nello staff ci sono 15 persone. Come mi ricorda Beppe Savoldi mio padre fu il primo a “fare squadra’’, portando una volta la settimana i giocatori a cena».
Con suo padre è però in disaccordo sul calciomercato.
«Mio padre sostiene che la notizia va data sempre e comunque, infischiandosene dei rapporti con i club. Io ho sempre preferito anteporre il rapporto con la società, piuttosto che dare uno scoop a tutti i costi. Ho fatto una scelta: sono una fonte affidabile e sulla lealtà, a costo di arrivare secondo,non transigo».
Torniamo al Napoli e parliamo di Maradona.
«L’acquisto fu formalizzato a
”
Le donne
Non c’è soltanto Wanda Nara, ma tante protagoniste brave che sottoscrivono contratti
mercato chiuso. Oggi non sarebbe stato considerato valido. Il contratto fu consegnato da Ferlaino, brevi manu, al presidente Nizzola».
Altre storie clamorose? «Baggio, Del Piero, Zidane, Leo Messi, Cavani — la cui conferma per il Napoli arrivò in modo pittoresco — Higuain che fra gli ex azzurri è stato il solo a dire sì alla Juve».
I calciatori sposati venivano considerati più equilibrati. È ancora così?
«Nel libro ricordo che sir Alex Ferguson, l’allenatore che ha vinto di più nella storia del calcio inglese, dice sempre che per convincere un giocatore a cambiare squadra bisogna rivolgersi alla donna di casa. E sono proprio le donne che oggi gestiscono social e immagine dei compagni calciatori».