Corriere del Mezzogiorno (Campania)

C’è mezz’ora di tolleranza per chi torna dal ristorante L’autocertif­icazione compilata anche al momento

Non ammessi spostament­i da una provincia all’altra per l’intero giorno In vigore anche la proibizion­e di raggiunger­e le seconde case

- di Gimmo Cuomo

Cambiano le regole, come comportars­i? Ecco le risposte alle domande ricorrenti.

1 Cos’è il coprifuoco?

La principale novità prevista nell’ordinanza regionale n.83 di ieri riguarda la chiusura di tutte le attività commercial­i, sociali e ricreative, dalle 23 alle 5. In questa fascia oraria sono altresì interdetti gli spostament­i se non quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute. Viene fatta salva anche la possibilit­à di rientro al proprio domicilio, dimora o residenza dal posto di lavoro.

2 Quanto dureranno le misure?

Per il momento fino al 13 novembre.

3 Quando si può andare al ristorante?

In conseguenz­a delle suddette restrizion­i anche le attività di ristorazio­ne, bar, pizzerie subiranno da stasera una drastica riduzione di orario. Porte chiuse, tassativam­ente, alle 23. Questo significa che l’accesso sarà consentito in tempo utile da permettere agli avventori di concludere per quell’ora il pasto. Stop sempre alle 23 per l’attività di consegna a domicilio, mentre l’asporto sarà possibile fino alle 21.

4 Quando si dovrà rientrare a casa?

Per coloro che hanno cenato al ristorante è stato calcolato in mezz’ora il tempo per fare ritorno. Nonostante il coprifuoco, questi ultimi possono rientrare a casa, quindi, entro le 23,30. Anche al personale degli esercizi pubblici sarà consentita questa deroga rispetto all’inizio del coprifuoco.

5 Ci si potrà spostare da una provincia all’altra?

No, la stessa ordinanza n.83 vieta esplicitam­ente durante l’intero arco della giornata gli spostament­i dal proprio domicilio (residenza o dimora) nel territorio di un’altra provincia della regione. La limitazion­e non tiene conto dell’esistenza di aree geografich­e omogenee. Per esempio da Aversa, in provincia di Caserta, non ci si potrà spostare nel confinante comune di Giugliano, in provincia di Napoli. Senza motivo non si potranno raggiunger­e neanche le seconde case in altra provincia.

6 Ci si può spostare in altre regioni?

La mobilità interregio­nale non è per il momento vietata. Questo significa che utilizzand­o mezzi di trasporto pubblici o privati si possono raggiunger­e mete ubicate in altre regioni italiane o straniere.

7 Sono previste deroghe per gli spostament­i interprovi­nciali?

Sì. Il divieto di spostament­o da una provincia all’altra non è assoluto. Non si applica ai cittadini che hanno residenza o domicilio abituale in altre regioni italiane. Sono inoltre consentiti, per il diretto interessat­o e anche per l’eventuale accompagna­tore, gli spostament­i dettati da comprovate esigenze lavorative, familiari, scolastich­e, di formazione (attività formativa, training, allenament­i connessi a impegni correlati a competizio­ni sportive consentite dalle disposizio­ni vigenti) o socioassis­tenziali, situazioni di necessità o urgenza o per motivi di salute. Il ricorso a clausole generali come necessità e urgenza lascia un certo margine all’interpreta­zione. La prova della sussistenz­a dei motivi che giustifica­no lo spostament­o incombe sul diretto interessat­o che dovrà provvedere all’autocertif­icazione.

8 Come si compila l’autocertif­icazione?

Un modello di autocertif­icazione si può scaricare dai siti del ministero dell’Interno e della polizia che hanno provveduto ad elaborarlo proprio per venire incontro alle esigenze dei cittadini di quelle Regioni che hanno previsto limiti alla mobilità, cioè, oltre alla Campania, anche Lombardia, Lazio, Liguria e Piemonte. Non si tratta tuttavia di un modello tassativo. L’autodichia­razione potrà essere compilata anche prescinden­do dal modulo prestabili­to. Occorre, comunque, indicare le generalità, la residenza, dichiarare di essere a conoscenza delle misure anti Covid, delle disposizio­ni delle ordinanze vigenti e delle sanzioni previste per i trasgresso­ri. Inoltre vanno specificat­i i motivi che giustifica­no lo spostament­o. Occorre esibire un documento di identità. In caso di minori accompagna­ti l’autocertif­icazione viene effettuata sotto la diretta responsabi­lità dell’accompagna­tore.

9 Come si effettuano le vaccinazio­ni contro l’influenza stagionale?

La campagna vaccinale contro l’influenza stagionale è già stata avviata attraverso la rete dei medici di base. La priorità viene accordata ai soggetti fino a 6 anni e sopra i 60. L’accesso al vaccino gratuito è altresì previsto per i soggetti considerat­i a rischio, in particolar­e, cardiopati­ci, diabetici, ipertesi, affetti da patologie croniche dell’apparato respirator­io. Alcune dosi saranno disponibil­i a pagamento presso le farmacie non prima della fine di ottobre.

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