Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Dancecrossing», alla Sanità modelli di mobilità culturale
Proprio quando tutto sta per chiudere ecco «Dancecrossing», ovvero i modelli della mobilità culturale di Gabriella Stazio in scena a Napoli. Da oggi al 25 debutta al Nuovo Teatro Sanità il progetto con cui il Movimento Danza della Stazio promuove la mobilità di artisti e di opere, attraverso la presentazione di performance e spettacoli. In questi anni «Dancecrossing» ha accolto e realizzato performance e spettacoli in luoghi di interesse storico e culturale ma quest’anno, per la prima volta, la rassegna si svolgerà sul palcoscenico del NtS, da sempre luogo di grande fermento artistico e vicino alla formazione dei giovani talenti a Napoli e nel Mezzogiorno. Si alterneranno fino a domenica sei coreografie, a cominciare da «Nothing to declare» di Loris Petrillo con Caroline Loiseau, titolo pensato e interpretato sull’onda emotiva di last minute, low cost e similari, e «Danza in versi», con la compagnia Campania Danza impegnata a portare in scena i versi della poetessa Brunella Caputo. Sul palco la parola ispirerà il movimento, che darà corpo alla parola in un susseguirsi di immagini ed emozioni. Sabato si partirà invece con Guy De Bock e la sua “Donker land», con la compagnia giovanile di Movimento Danza. A seguire l’inequivocabile «120 gr» di e con Sara Pischedda prodotto dal Balletto di Sardegna. La chiosa è riservata a Valeria Loprieno, una donna che galleggia tra i sentimenti contrastanti de «Io, Lei, Me». Infine «Impulso Studio#1» di e con Christian Pellino protagonista di uno studio sulla spinta istintiva e irriflessiva, dove il corpo si trova in una situazione di ascolto e di imprevedibilità.