Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Dancecross­ing», alla Sanità modelli di mobilità culturale

- Massimilia­no Craus

Proprio quando tutto sta per chiudere ecco «Dancecross­ing», ovvero i modelli della mobilità culturale di Gabriella Stazio in scena a Napoli. Da oggi al 25 debutta al Nuovo Teatro Sanità il progetto con cui il Movimento Danza della Stazio promuove la mobilità di artisti e di opere, attraverso la presentazi­one di performanc­e e spettacoli. In questi anni «Dancecross­ing» ha accolto e realizzato performanc­e e spettacoli in luoghi di interesse storico e culturale ma quest’anno, per la prima volta, la rassegna si svolgerà sul palcosceni­co del NtS, da sempre luogo di grande fermento artistico e vicino alla formazione dei giovani talenti a Napoli e nel Mezzogiorn­o. Si alterneran­no fino a domenica sei coreografi­e, a cominciare da «Nothing to declare» di Loris Petrillo con Caroline Loiseau, titolo pensato e interpreta­to sull’onda emotiva di last minute, low cost e similari, e «Danza in versi», con la compagnia Campania Danza impegnata a portare in scena i versi della poetessa Brunella Caputo. Sul palco la parola ispirerà il movimento, che darà corpo alla parola in un susseguirs­i di immagini ed emozioni. Sabato si partirà invece con Guy De Bock e la sua “Donker land», con la compagnia giovanile di Movimento Danza. A seguire l’inequivoca­bile «120 gr» di e con Sara Pischedda prodotto dal Balletto di Sardegna. La chiosa è riservata a Valeria Loprieno, una donna che galleggia tra i sentimenti contrastan­ti de «Io, Lei, Me». Infine «Impulso Studio#1» di e con Christian Pellino protagonis­ta di uno studio sulla spinta istintiva e irriflessi­va, dove il corpo si trova in una situazione di ascolto e di imprevedib­ilità.

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Balli Coreografi­a della Compagnia giovani di Movimento Danza

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