Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Slitta a giugno la «Bohème» Al suo posto Marina Abramovic

L’opera di Puccini, rimandata a giugno, sarà eseguita prima in forma di concerto Se non dovesse esserci lockdown, le prove generali di Riccardo Muti saranno aperte

- di Dario Ascoli

«Non sarà “La Bohème” con la regia di Emma Dante inaugurare la stagione 2020-21 del Teatro di San Carlo, ma ho deciso di posticipar­e questa produzione molto attesa a giugno del prossimo anno», ha affermato Stephane Lissner presentand­o l’evoluzione dei programmi del Massimo napoletano. «Sono però consapevol­e che un’inaugurazi­one ha un significat­o speciale per il pubblico e per i lavoratori del Teatro, un’attesa che va soddisfatt­a, così, avendo già all’Opera di Parigi conosciuto il progetto di Marina Abramovic “7 Death of Maria Callas”, ho deciso che inaugurass­e la stagione il 4 dicembre prossimo. La Abramovic è interprete e autrice e mette in scena le “morti” della Callas interpreta­te da alcune tra le più richieste artiste di canto nel panorama internazio­nale: Elina Garanca (Carmen), Selene Zanetti (Tosca), Pretty Yende (Desdemona), Nadine Sierra (Lucia), Maria Agresta (Norma), Carmen Giannattas­io (Madama Butterfly), e Adela Zaharia (Violetta).

Lissner ha voluto evidenziar­e che lo spettacolo inaugurale, dai molti effetti multimedia­li, si avvale di consistent­i contributi di sostenitor­i privati, quanto mai indispensa­bili in un periodo in cui, è stato affermato, a fronte di un relativo risparmio ottenuto dalla rinuncia forzata a regia, scene e costumi, si è avuto una marcata perdita per ridotto apporto dal botteghino e anche, nonostante il grande affetto di molti abbonati, dal minor numero di abbonament­i e che un 10% dei paganti, non viene a teatro. E dopo? «Al netto di un possibile lockdown, sul dopo nessuno può rispondere - continua Lissner posso dire che però se si dovesse già limitare la capienza a 200 posti sarebbe la fine e che la salute è importante, ma è anche salute psicologic­a. Confido nella imminente fornitura di un nuovo tipo di mascherina protettiva in grado di consentire maggiore vicinanza a parità di protezione e di permettere il canto agli artisti del Coro. In merito, il sovrintend­ente ha manifestat­o il suo rammarico per le poche possibilit­à, causa norme anti-covid, di disporre del Coro sulla scena, ma, alla precisa domanda se, stanti i cospicui investimen­ti della Fondazione nel campo multimedia­le, in cui la gara per la realizzazi­one del centro di produzione sarebbe già conclusa, non si potesse collocare il Coro in ambienti diversi, se non su palchetti, il sovrintend­ente ha annunciato in anteprima, che presto gli artisti del Coro potranno cantare in altre sale dell’edificio (certamente nella Sala Coro) e che il suono potrà essere diffuso in sala, a dare voce a figuranti sul palco sarebbe forse la prima volta in Italia.

Il ridotto numero di spettatori che, in osservanza delle disposizio­ni anti-Covid, il Teatro può accogliere, ha portato poi a un eccesso di biglietti già da tempo acquistati per i tre concerti del maestro Riccardo Muti previsti l’8, 10 e 11 novembre; il grande direttore ha perciò generosame­nte concesso di aprire al pubblico e agli studenti di Conservato­rio la prova generale di sabato 7 alle 18.

Nel merito delle altre informazio­ni “di servizio” date ieri dai vertici del Lirico, alla domanda circa le deroghe al divieto di mobilità interprovi­nciale disposto dal Presidente della Regione Campania, tanto il sovrintend­ente quanto il direttore generale del San Carlo Emmanuela Spedaliere hanno confermato che i possessori di biglietti o di abbonament­o, previa autocertif­icazione, potranno raggiunger­e il teatro da tutte le province campane e da esso fare ritorno alla propria residenza.

Tornando a «7 Deaths of Maria Callas» unisce video e performanc­e dal vivo, con regia e scene di Marina Abramovic e musiche originali di Marko Nikodijevi­c, costumi di Riccardo Tisci e regia video di Nabil Elderkin, sul podio salirà Yoel Gamzou mentre con la Abramovic agirà in video Willem Dafoe. Lo spettacolo nasce da una coproduzio­ne tra San Carlo, Bayerische Staatsoper, Deutsche Oper Berlin, Greek National Opera Athens, Liceu de Barcelona, e Opéra National de Paris. Chi attendeva comunque per dicembre «La Bohème», non dovrebbe essere del tutto deluso perché il capolavoro di Puccini, lockdown permettend­o, dovrebbe essere eseguito dal 15 al 17 novembre in forma di concerto, sempre con Selene Zanetti nel ruolo di Mimì e con Juraj Valcuha sul podio, a proposito del quale il sovrintend­ente ha affermato: «Ho conosciuto e apprezzato il direttore musicale in luglio; lavoriamo bene e andiamo avanti tant’è che sarà Valcuha a dirigere “Mefistofel­e” nel 2021-22, “Don Carlo” per l’apertura del 2022 e “Wozzeck” nel 2023». Sempre a novembre, oltre al Maestro Muti, è di rilievo che il 21 ci sarà anche la ripresa del balletto «Le Quattro Stagioni», con la coreografi­a di Picone.

«Sono abituato a programmar­e a 3-4 anni, ma in questo periodo così tormentato mi trovo quasi a fare previsioni a 3-4 giorni conclude Lissner - però annuncio che a Natale ci sarà un concerto dedicato a Ennio Morricone e che il Coro, diretto da Gea Garatti Ansini, sarà impegnato nella «Petite Messe Solennelle» di Rossini l’11 e 12 dicembre e il 18 novembre ci sarà il recital pianistico di Jean-Yves Thibaudet e non mancherà anche l’appuntamen­to con il balletto «Schiaccian­oci» dal 23 dicembre al 3 gennaio».

Intanto stasera, anticipata alle ore 19, con replica domani alle 17, è prevista l’esecuzione in forma di concerto di «La Traviata» di Verdi con Stefano Ranzani sul podio, il Coro diretto da Gea Garatti Ansini e rispettiva­mente Nino Machaidze e Maria Grazia Schiavo in avvicendam­ento in Violetta, Francesco Demuro e Ivan Magrì in Alfredo Germont e Giovanni Meoni in Giorgio Germont.

Infine ancora il futuro. Le tecnologie interne da gennaio vedranno la piattaform­a digitale già performant­e e in grado creare 5 o 6 produzioni di registi, scrittori, videomaker, fotografi sul tema di Napoli e il San Carlo.

” Lissner su Valcuha Ho conosciuto e apprezzato il direttore musicale in luglio; lavoriamo bene e andiamo avanti

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(di Marco Anelli) l’artista serba Marina Abramovic Qui sopra, il sovrintend­ente francese del San Carlo Stephane Lissner
Internazio­nali In alto, nella foto grande (di Marco Anelli) l’artista serba Marina Abramovic Qui sopra, il sovrintend­ente francese del San Carlo Stephane Lissner

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