Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Oliva e Pagliara: «Il danno c’è, ragazzi disorienta­ti»

- Donato Martucci

L’annunciato lockdown del presidente della Regione De Luca potrebbe dare il colpo di grazia alle associazio­ni sportive, già duramente provate dalle restrizion­i che hanno colpito lo sport di base. Palestre, piscine e impianti rischiano il collasso. Il campione olimpico di pugilato Patrizio Oliva, che gestisce insieme all’argento olimpico Diego Occhiuzzi la palestra “Milleculur­e” a Soccavo: «Abbiamo avuto un netto calo, ma di fatto è come se fossimo chiusi. La gente non sa se rinnovare abbonament­i proprio per l’incertezza dovuta alle restrizion­i. Il danno economico c’è, inutile nasconderl­o. Un nuovo lockdown? Non metto lingua su questa decisione, non ho le competenze. Credo che De Luca lo stia facendo per tutelare la salute, non per farci morire di fame. Avrei chiuso la Campania molto tempo prima. Tanti stupidi sono andati in vacanza all’estero o fuori regione: ora è tutto fuori controllo. I ragazzi che vengono in palestra sono disorienta­ti, spaventati. Con un nuovo lockdown non sapranno come occupare il loro tempo libero che prima era riempito dallo sport. Lo sport deve essere inteso come salute: questo deve essere chiaro. In palestra si insegnano dei valori che ora andranno dispersi». Massimo Parlati è maestro di judo alla Nippon di Ponticelli, oltre che alle Fiamme Oro. «La nostra attività di judo è ferma al momento e nelle ultime settimane le persone non stanno più venendo in palestra come ad inizio settembre. Un mese di chiusura totale? Mi sembra un po’ troppo. E’ chiaro che ci sia un danno economico, ma davanti alla salute dei ragazzi non possiamo che accettare questa decisione. Da noi si pratica anche ginnastica, fitness, ma con l’aumento dei contagi le persone non vengono ad allenarsi come prima. Le associazio­ni sportive sono davvero provate da questa nuova ondata di Covid». Paolo Pagliara, socio di maggioranz­a della Giano, società che gestisce lo stadio Collana, sta facendo i conti con gli investimen­ti per l’impianto e anche dei mancati incassi che potrebbero nascere da una nuova chiusura. Oltre mille persone, infatti, si sono iscritte ai corsi sportivi che possono essere praticati nell’impianto vomerese. «Seguiamo De Luca nelle sue scelte, che sono ponderate e giustifica­te da questa epidemia oramai uscita fuori controllo. Ci aspettiamo, però, che vengano tutelati tutti i lavoratori e gli imprendito­ri di qualsiasi settore, al fine di garantire equità di trattament­o economico per tutti».

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