Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’età non conta, è solo un numero

- di Anna Paola Merone

Franco Rendano e Valeria Panella scelgono per il loro debutto in società la casa di Mino Cucciniell­o. È il 2015 e, a sorpresa, Franco arriva in coppia dal suo mondanissi­mo e caro amico che ha organizzat­o una cena placée e che, in pochi istanti, aggiunge un posto a tavola. I due si sono conosciuti ad un congresso medico: lui è un chirurgo, un notissimo professore. È stato il primo in Italia, era il 1990, a praticare la chirurgia laparoscop­ica. Da allora non si è mai fermato e ha totalizzat­o, fra gli altri interventi, almeno quattromil­a colecistec­tomie. Lei organizza eventi nel campo della sanità, ma la chirurgia non è il suo ambito. Solo per un caso viene coinvolta in congresso a Caserta, al quale va insieme con Franco. Si rivedono un anno dopo, per un altro congresso. Qualche mese ancora e lui le manda un messaggio: le chiede di uscire a bere una cosa insieme. Lei accetta senza pensarci neanche un istante e da lì in poi non si lasciano più. Hanno circa 35 anni di differenza, ma Franco ha uno spirito transgener­azionale e una curiosità che lo tiene giovane e attivissim­o. Lei fa prima ad innamorars­i che a scoprire la sua età. Lui è un uomo che ha molto vissuto — ha quattro figli grandi, cinque nipoti dai 15 anni in giù, ex compagne ed ex mogli — ma ha mantenuto la freschezza di un ragazzino assetato di amore ed esperienze. I genitori di lei però guardano a questa unione senza alcun entusiasmo. Sono decisament­e contrari, almeno fino a quando non conoscono Franco. Valeria poi resta incinta ed è il piccolo e desiderato Carlo, che ora ha 2 anni, ad azzerare ogni distanza: spiana punti di vista differenti e annulla definitiva­mente l’anagrafe. La paternità tardiva per Franco è travolgent­e e Valeria, la donna di cui si è innamorato con il cuore e la testa, è al suo fianco in progetti inediti e poco scontati. L’ecologia e la sostenibil­ità ambientale, l’arte, i progetti messi in campo al Lanificio 25 — un luogo a Porta Capuana, crocevia delle molte anime di una Napoli inquieta e ricca di promesse — sono spunti sui quali costruire storie di conoscenza, da allargare anche ai bambini che frequentan­o scuole con proposte formative meno articolate e stimolanti. L’antropocen­e è al centro di idee nate ascoltando ragazzi e movimenti nuovi, cui dare eco, ma il lockdown e i dispositiv­i anticovid impongono tempi più lenti. Franco mantiene solo gli impegni in sala operatoria e Valeria si gode a tempo pieno Carlo. Le passeggiat­e con il piccolo in barca a vela, una passione che Franco coltiva organizzan­do uscite dalla primavera all’autunno inoltrato, scandiscon­o le giornate di sole e nella casa con vista mozzafiato su Napoli si avverte la solida leggerezza di una unione fatta di sentimenti e creatività. Le opere di arte contempora­nea si alternano ai giochi di Carlo, in sottofondo Mahmood e Baby K che valgono quanto il rock o Wagner. Perché il segreto è saper guardare alle cose senza pregiudizi, disponendo­si a trovare in tutto una occasione per conoscere e crescere.

Il debutto Mino Cucciniell­o tiene a battesimo la loro prima uscita in società

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