Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Vigorito: proveremo a fare uno scherzetto agli amici napoletani
Benevento-Napoli è una partita di serie A di alto livello che assume i giusti toni. Non esasperati e distanti da quelli soliti dei derby che incattiviscono anche le tifoserie. Lo spirito di una gara che il presidente del club sannita Oreste Vigorito, ercolanese di nascita e napoletano di residenza, esalta ed impone: «Molti partenopei sono simpatizzanti del Benevento così come i sanniti tengono agli azzurri — ha spiegato a radio Kiss Kiss —. Ci saranno persone che non saranno contente qualunque sarà il risultato». Sarà pur vero che se il Napoli è la squadra regionale per eccellenza sulla base della storia e dei successi conseguiti — i due scudetti e la Coppa Uefa su tutti —, il Benevento è invece ad oggi la squadra più campana.
Domani al Vigorito in campo sulla diagonale del 4-3-2-1 di Filippo Inzaghi che parte da sinistra e chiude a destra potrebbero anche esserci tra i titolari tre giocatori locali. Uno per reparto: Letizia di Scampia, Schiattarella di Mugnano e Roberto Insigne di Frattamaggiore. In panchina ci sono anche Improta di Pozzuoli e il battipagliese Pastina. E poi il duello tra i campioni del mondo, oggi allenatori, Inzaghi e Gattuso: «Noi siamo piccoli ma cresceremo — ha proseguito Vigorito —. Sarà una partita che non divide. Faccio Calcio soprattutto per gli altri oltre che per me. Umanizzo il nostro sport che deve essere portatore di amicizia e stima. Tra noi e gli azzurri c’è un gemellaggio virtuale ed è la cosa che mi rende felice più della sfida in campo».
I sanniti arrivano certamente motivati per una gara che sonderà ulteriormente la maturità di una squadra che ha ampi margini di miglioramento ma che deve registrare il suo approccio contro le big. I dieci gol subiti tra Inter e Roma sollevano più di qualche perplessità sull’atteggiamento difensivo considerando naturalmente lo spessore di due avversari di livello europeo. «Proveremo a fare lo scherzetto altrimenti che cattivi stregoni saremmo», ha concluso Vigorito. In difesa tra i titolari viene considerato anche Maggio così come potrebbe essere interessante il confronto tra i giganti francesi del centrocampo Dabo e Bakayoko, anche non dirimpettai ma che comunque sostano nella stessa zona. Roberto Insigne cresciuto nel settore giovanile del Napoli, e poi lasciato andare per altri lidi, dovrebbe essere preferito nel tridente d’attacco a Iago Falque che si è integrato nel modo migliore a Benevento.
C’è ancora però qualche ora di tempo e di riflessione per le decisioni di Inzaghi.