Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Non solo chitarre, Onorato dirige «Orchestral works»
Repertorio sorprendente e in gran parte inedito nel progetto del musicista
li fuori per dare vita a un progetto di cui questo disco è solo la premessa».
Prima del lockdown della scorsa primavera era partita una collaborazione con il pianista e arrangiatore Paolo Raffone, con il quale realizzare un ulteriore repertorio da portare in giro dal vivo. «Il covid ci ha in parte bloccati – continua il chitarrista -, anche se un nuovo disco sarebbe già pronto. Intanto vediamo che succede con “Orchestral works”, un cd che vendiamo ai concerti, ma che è possibile ascoltare anche su youtube». Come è stato registrato? «Lo abbiamo fatto al Midi Groove di Napoli, ed essendo difficile portare con noi tutta l’orchestra che ha collaborato con me, diretta da Leonardo
Quadrini, abbiamo inciso solo con alcuni elementi dal vivo e con la campionatura degli altri strumenti, in attesa di una realizzazione più ambiziosa con l’intero ensemble “live”».
Anche se l’effetto attuale è già di grandissimo impatto, sia nei pezzi ripresi da altri album come l’iniziale, struggente, «A beautiful story» (da «Angelus») o «Neapolitan Elegy» ed «Epilogue» (da «Breathing»), che in quelli nuovi come il suadente «Per Valeria», il delicato «Tema per clarinetto ed orchestra» o il più mediterraneo «La Madonna del mare», ispirato dalla statuetta della Vergine sulla spiaggia di Santa Maria di Castellabate. Tutto materiale sonoro su cui in futuro potrebbe sovrapporsi anche la chitarra tenuta qui lontana dalle registrazioni. «Sarebbe il coronamento finale del progetto – conclude Onorato – anche se ci sono brani che mi piacerebbe lasciare così come sono nel disco».