Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Tra due fuochi Il Coronavirus e la fame nera
Restano aperti, il vicesindaco Panini spegne le polemiche «Controlli serrati, orari più ampi e trasporti rafforzati»
«Il suo è uno dei pochi taxi con il pannello in plexiglass di separazione».
«Questo è omologato dottó».
«Lo vedo».
«Solo che non è colpa dei miei colleghi se non l’hanno ancora montato».
«In che senso?».
«Nel senso che cambiano i governi ma ‘a canzone è sempre ‘a stessa. Sapete quanto mi è costato stu pannello?». «Quanto?».
«A parte ‘a meza jurnàta che aggio perso a lavoro, ci ho rimesso pure quasi quattrocento euro!».
«Ma la metà della spesa è coperta dagli incentivi statali, no?».
«E chi li ha visti sti soldi? Aggio fatto ‘a domanda, sapete che mi hanno risposto? Che il fondo a disposizione si era esaurito, e accussì la spesa è uscita tutta dalle tasche mie. Ve l’ho detto dottó, ‘a canzone è sempre ‘a stessa! Fanno, dicono, promettono, ma al momento buono ci abbandonano al nostro destino senza capire che così si scavano la fossa».
A piazza Municipio ci sono ancora i segni della guerriglia della notte precedente.
«Non vi impressionate dottó, questa è ‘na guerra. Se non lo era prima, mo lo è diventata. Sia chiaro, io non condivido chello che è successo ieri sera. Ci dovevo stare pure io a manifesta’, insieme ai commercianti, i ristoratori e tutti gli imprenditori che sono stati messi in ginocchio dal nuovo decreto».
«I cimiteri restano aperti. Non c’è alcun motivo per impedire ai napoletani di onorare i propri defunti e di pregare per loro in occasione del giorno dei morti». Il vicesindaco Enrico Panini non ha alcun dubbio, anche se l’Unità di crisi anti Covid della Regione «raccomanda fortemente» di tenere chiusi i cimiteri il primo e il 2 novembre. «Abbiamo messo in campo tutti i meccanismi per evitare assembramenti e rischi. Il resto è certamente affidato al buon senso di ciascuno, diciamo pure ad un’etica personale. Abbiamo scelto di non aggiungere errore ad errore: dopo le scuole chiuse, caso unico in Italia, non volevamo sottoscrivere un altro incomprensibile divieto. Non vi è davvero alcun motivo per chiudere le dieci strutture cittadine». Panini, che ha la delega ai Cimiteri, è molto netto. E respinge con decisione al mittente le perplessità di chi teme che potrebbero verificarsi assembramenti nei luoghi dedicati ai defunti.
Dall’Unità di crisi si ribadisce che, se proprio si decide di non chiudere, ciascun Sindaco deve individuare «specifici protocolli o linee guida comunali, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio». Insomma, niente assembramenti, rilevamento della temperatura, controlli. Ma anche verifica sulle modalità di spostamento da e per il cimitero e controllo delle aree esterne, dove di norma si svolge la vendita dei fiori.
Panini è certo che i «compiti» sono stati svolti bene ed elenca, l’una dopo l’altra, le misure messe in campo affinché si svolgano in sicurezza tutte le visite. É stato ampliato l’orario di apertura dei cimiteri, per impedire possibili assembramenti nei giorni di particolare affluenza, cioé domani, domenica e lunedì. L’Amministrazione ha prolungato per tre giorni l’orario di apertura straordinaria , dalle 7 alle 16, a partire dallo scorso mercoledì e fino al 2 novembre. Rafforzata anche la presenza di custodi e vigilantes: sono in servizio dipendenti del Comune e della Napoli Servizi. Sono stati coinvolti trentacinque soci della cooperativa 25 Giugno e cinquanta operatori della Protezione civile che aiuteranno la polizia locale ed il personale comunale a gestire i flussi di ingresso e la viabilità interna ed esterna ai cimiteri.
All’ingresso di ogni locale chiuso —congreghe, ipogei e fabbricati — sarà installato un erogatore di gel disinfettante per la sanificazione e un addetto alla sicurezza rileverà la temperatura di chi entra, garantendo il rispetto del distanziamento e il non affollamento della struttura. «Sottolineo che questo avverrà — avverte Panini — solo negli spazi chiusi. Nei 490 mila metri quadrati del cimitero di Poggioreale, che è il più grande d’Europa, non sarebbe possibile».
Per quanto riguarda la mobilità, a causa dei lavori della metropolitana è confermata la chiusura, carrabile e pedonale, di via Santa Maria del Pianto all’altezza dell’impianto di cremazione comunale. E, dunque, i mezzi pubblici effettuano fermate a tutti i varchi d’ingresso dei cimiteri di Poggioreale. I mezzi pubblici diretti al cimitero di Poggioreale transiteranno per via del Riposo e sosteranno presso l’aiuola triangolare d’intersezione tra via del riposo e via Santa Maria del Pianto. Da qui in poi è possibile utilizzare la linea 501 di Anm per raggiungere e percorrere al suo interno il Nuovissimo. Quest’anno la linea è raddoppiata: due mezzi circoleranno ininterrottamente durante l’orario di apertura del cimitero, evitando casi di affollamento sui bus. Nel Monumentale circoleranno tre pulmini, dei quali due messi a disposizione dal servizio autoparchi del Comune ed uno dalla Napoli Servizi, che agevoleranno il percorso ad anziani e disabili. Il servizio è gratuito. Una navetta del Comune sarà offerta gratuitamente anche nel cimitero di Santa Maria del Pianto. All’interno di Poggioreale sarà interdetto il traffico di automobili private e Napoli servizi garantirà la mobilità interna. Difficoltà restano per chi intende arrivare ai cimiteri in taxi: la protesta che va avanti da tre giorni in piazza del Plebiscito ha ridotto sensibilmente la possibilità di trovare vetture in servizio.
«Abbiamo messo in campo molte forze diverse — conclude Panini — che consentiranno ai cittadini, in piena sicurezza e tranquillità, di celebrare il solenne rito della commemorazione dei propri affetti».