Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Mann vince la sfida e apre tutte le sale

Nel 2021 il museo archeologi­co sarà totalmente visitabile. Il ritorno dei gladiatori

- Di Natascia Festa

Imusei conviene tenerseli ben stretti. Con teatri e cinema chiusi dalla pandemia, con la triste aria di lockdown che si respira, ci sono spazi per gli occhi e per l’anima in cui passeggiar­e nell’arte. E lo spazio al Museo Archeologi­co Nazionale di Napoli è in continua dilatazion­e come racconta il Piano Strategico 2020-2023, un riuscito unicum gestionale (mai applicato prima dagli istituti culturali italiani) presentato ieri in streaming dal direttore Paolo Giulierini con Rosanna Romano (direttore generale per le politiche culturali Regione Campania), Ludovico Solima (Università Vanvitelli), Luca dal Pozzolo (Osservator­io Piemonte), Elisa Napolitano e Pasquale Sasso (Annual Report).

La formula scelta è Mann at work, una modalità in cui il museo racconta se stesso e il proprio divenire.

«Ci avviamo verso un anno strategico per il nostro Museo che, nel 2021 sarà interament­e restituito alla fruizione mai così vasto e stupefacen­te nei suoi immensi giacimenti di capolavori, mai così aperto alla città. Lo annunciamo in giorni difficili, che ci chiamano alla testimonia­nza come presidi culturali e al massimo impegno» dice Giulierini che annuncia le novità: «Dalla prossima primavera, a maggio, l’Archeologi­co avrà un nuovo accoglient­e atrio a ingresso libero, e sarà gratuito anche l’accesso al giardino storico della Vanella (si paga il biglietto solo per le collezioni). La nuova area espositiva si estende su tremila metri quadri. In estate riscoprire­mo le splendide sale chiuse da mezzo secolo dove torneranno i capolavori della Campania Romana. In autunno, con il raddoppio delle sezioni pompeiane, il Mann potrà definirsi il più importante museo archeologi­co al mondo per l’arte classica».

Si tratta di un piano aggiornato recependo i profondi mutamenti che la crisi sanitaria sta mettendo in atto.

«In questi ultimi mesi — continua il direttore — la pandemia ci ha fatto riconsider­are la struttura del piano 2020-2023. Resta la rotta prefissata all’inizio del primo mandato: riconsegna­re alla città un museo completame­nte riaperto, con un’ala nuova, nuovi servizi museali, tre nuovi giardini e un terrapieno libero da auto, epicentro di un “Quartiere della Cultura” che ha come confini a nord l’Istituto Colosimo, a sud il Conservato­rio San Pietro a Maiella, a est e ovest via Pessina e la “Via dei Musei”, luogo in cui confluisco­no la costituend­a tratta della metro che collegherà piazza Cavour con l’aeroporto e l’area sotterrane­a con nuovi spazi espositivi e di servizio. Di fronte la Galleria Principe di Napoli diverrà lo spazio delle identità cittadine; di lato un futuro intato gresso al museo dai giardini di piazza Cavour».

La sezione Campania romana, da giugno al piano terra, esporrà circa duecento reperti provenient­i non solo dai grandi siti vesuviani ma anche dai centri meno noti e capolavori tratti dai depositi tra cui: sculture degli edifici pubblici di Ercolano, statue dell’anfiteatro dell’antica Capua, opere del Capitolium di Cuma, decorazion­i del Macellum di Pozzuoli.

Alla fine del 2021, nelle sale à côté della Meridiana, sarà inaugurata una nuova Collezione Pompeiana, sempre con opere selezionat­e dai depositi: sculture, argenti, commestibi­li, la scultura bronzea dell’Efebo dalla Casa del Citarista di Pompei, la Statua di Apollo dalla Casa del Menandro, gioielli d’oro e il tesoro di argenteria dalla Casa di Io e Inaco.

” Spazi riconsegna­ti Il museo mai così vasto e stupefacen­te negli immensi giacimenti di capolavori e mai così aperto alla città. Lo annuncio in giorni difficili che chiamano alla responsabi­lità i presidi culturali

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In apertura un rendering di una delle sale della nuova sezione «Campania romana» del Mann
In alto a destra un’immagine del complesso museale A sinistra una collana d’oro che sarà esposta nella Nuova collezione pompeiana
Tra passato e futuro In apertura un rendering di una delle sale della nuova sezione «Campania romana» del Mann In alto a destra un’immagine del complesso museale A sinistra una collana d’oro che sarà esposta nella Nuova collezione pompeiana
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Paolo Giulierini direttore Mann
Vertice Paolo Giulierini direttore Mann

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