Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Petizione di 150 neomedici sulla piattaforma Change.org «Siamo pronti a lavorare»
Si chiama «non lasciateci a casa» la petizione online su change.org con la quale i giovani medici della Campania chiedono alla Regione di entrare in servizio subito, per contrastare l’emergenza Covid.
Monta in queste ore la protesta on-line su Facebook contro il post pubblicato nella serata di ieri dal governatore della Campania Vincenzo De Luca: «Signor presidente Conte — ha scritto De Luca — Le ricordo che avevamo chiesto l’invio immediato da parte della Protezione Civile di 600 medici (con particolare attenzione agli anestesisti) e 800 infermieri. Ad oggi sono arrivati solo 22 medici e 81 infermieri».
Con queste parole il presidente della De Luca, si è rivolto infatti pubblicamente dalla sua pagina Facebook al presidente del Consiglio Conte, chiedendo l’invio immediato di una task force di medici per la Regione che versa in gravi difficoltà legate all’emergenza Covid.
Una dichiarazione che però ha suscitato l’immediata reazione dei cittadini e degli oltre 150 giovani neolaureati medici campani che da settimane attendono un via libera da parte dell’Ordine a poter esercitare nei nosocomi regionali e che, a causa di lungaggini burocratiche, ancora non possono operare.
Cittadini e medici si sono infatti uniti nei commenti al post del governatore campano chiedendo: «Presidente De Luca, perché aspetta il Governo? Sblocchiamo la situazione degli oltre 150 medici neolaureati in Campania che aspettano di poter dare una mano contro l’emergenza Covìd: non lasciateli a casa! Bisogna agire subito!».
Di qui l’idea ad alcuni giovani laureati in medicina della petizione online change.org/«NonLasciateciACasa»
La mobilitazione è nata in queste settimane sulle pagine di Change.org grazie ad una petizione lanciata dalla dottoressa Carla Fasano che in un appello pubblico, firmato da oltre 13.000 persone, chiede al governatore De Luca e ai vertici dell’Ordine dei medici di Napoli, di ratificare l’abilitazione professionale dei giovani neolaureati che al momento è ferma a causa dello slittamento del rinnovo delle cariche dell’Ordine che di fatto impedisce ai medici di prendere servizio negli ospedali. Si tratta di una lungaggine burocratica che in tempi normali può essere accettabile ma che — secondo i giovani medici — appare ora assurda in piena emergenza.