Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Caso Consip, Scafarto a processo «Lascio l’incarico di assessore»
Castellammare, l’ex maggiore aveva la delega alla Sicurezza
Rinviato a giudizio dalla Corte d’Appello di Roma perché coinvolto nel caso Consip, l’ex maggiore del Noe Gianpaolo Scafarto si è dimesso dall’incarico di assessore alla Sicurezza di Castellammare. In una nota commenta la sua decisione: «A seguito del rinvio a giudizio disposto oggi dalla Corte di Appello di Roma — cui aveva fatto ricorso la Procura alla sentenza di non luogo a procedere pronunciata nei miei confronti dal gup il 3 ottobre 2019 — ho deciso di rimettere la mia carica di assessore nelle mani del sindaco».
«Il mio senso di responsabilità nei confronti delle istituzioni — prosegue Scafarto — e, ancor più, il profondo rispetto che nutro verso il sindaco, che ha puntato su di me e mi ha sempre sostenuto sin dal primo giorno, mi impongono questa scelta che effettuo a malincuore ma con la piena consapevolezza di aver svolto sempre il mio dovere con il massimo impegno e con grande senso del dovere nella città in cui sono nato e tuttora vivo con la mia famiglia. Rispetto la decisione della Corte d’Appello, che ha ritenuto che il procedimento in questione avesse bisogno di un approfondimento dibattimentale, e sono certo che saprò dimostrare l’infondatezza delle accuse nei miei confronti in fase processuale».
Nel chiedere il rinvio a giudizio, il pm Mario Palazzo, applicato in questo procedimento alla Procura generale, aveva affermato nel corso della requisitoria che «le «prove acquisite» a carico dell’imputato «sono granitiche» e sussiste «l’esigenza e la necessità di un processo per il quale è assolutamente necessario il vaglio dibattimentale».