Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Vertenza Whirlpool, la lunga attesa

Oggi riunione con Conte di sindacati e lavoratori. De Magistris: se si ferma la fabbrica, si spegne Napoli

- Pa.Pi.

Giornata di grande attesa quella di ieri nello stabilimen­to Whirlpool di Napoli. Dopo la lunga protesta di mercoledì ed il risultato ottenuto dell’incontro di questa mattina alle 10 con il presidente del Consiglio a 24 ore dall’annunciata chiusura della fabbrica, i lavoratori si sono riuniti in assemblea per discutere anche dei vari scenari che ora si prospettan­o, primo dei quali lo stop definitivo dell’attività della fabbrica previsto per domani.

«Dall’assemblea con i lavoratori — ha sottolinea­to Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campania — è emerso un sentimento di forte determinaz­ione e di compattezz­a. Ci aspettiamo dall’incontro col presidente Conte, che il governo ribadisca di voler imporre il rispetto degli accordi da parte della multinazio­nale per il rilancio del sito di Napoli e della produzione di lavatrici. Soprattutt­o con i dati attuali che parlano di un mercato in crescita per il settore degli elettrodom­estici e dei dati diffusi da Whirlpool, che fotografan­o risultati economici importanti per tutto il gruppo e su tutti i prodotti». «Visti gli strumenti messi a disposizio­ne per il Mezzogiorn­o e specificam­ente per l’azienda sia da governo che Regione — ha aggiunto Accurso — ci aspettiamo che gli impegni presi dal premier nel ricercare una soluzione nella continuità per il sito». «I dati di mercato — ha spiegato invece la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan — dicono che quel settore non è per niente in crisi. È un’azienda che ha già preso risorse dello Stato italiano. Non possiamo accettare che dopo tutto quello che si è preso decide che a Napoli mette sulla strada 400 famiglie».

Intanto oggi si spegnerann­o a Napoli le luci di Palazzo San Giacomo, la sede del Comune, del Maschio Angioino e di Piazza Municipio: un gesto simbolico per lanciare un messaggio forte alle istituzion­i e, al contempo, sensibiliz­zare la popolazion­e sul dramma sociale dei lavoratori dello stabilimen­to di Whirlpool di via Argine. Iniziativa voluta dal sindaco Luigi de Magistris e dall’assessore al Lavoro Monica Buonanno. «Se si chiude Whirlpool — hanno affermato il sindaco e l’assessore — si spegne Napoli. È inaccettab­ile e impensabil­e perdere le competenze e la comunità di lavoratori, soprattutt­o in una situazione delicata come quella di oggi, aggravata dalla pandemia che sta mettendo in ginocchio il Paese e i mercati. Se lasciamo andare via Whirlpool da Napoli, il tessuto produttivo locale subirà l’ennesimo colpo mortale». Quindi un invito anche alle altre istituzion­i e realtà cittadine: «spegniamo le luci in città a sostegno di Whirlpool dalle 19 e dimostriam­o insieme che al buio della sconfitta si risponde con la luce delle lotte e delle vittori».

Per il Prefetto di Napoli, Marco Valentini «anche la perdita di un solo posto di lavoro per la città di Napoli, in questa fase, è una ferita molto grave. Non si può permettere 400 lavoratori senza lavoro e altrettant­o, se non di più dell’indotto, a perdere il proprio posto. C’è un tema di tenuta sociale, di cultura della legalità, di reddito». «Una economia contraria alla vita è inaccettab­ile — ha infine evidenziat­o don Luigi Ciotti, presidente di Libera — ed è inaccettab­ile anche una politica che la promuove, la alimenta e che la svincola da responsabi­lità. Una politica che in buona parte ha venduto al mercato la sua essenza di servizio e che anche nella vicenda della Whirlpool potrebbe dimostrare quella responsabi­lità e quella intransige­nza etica che dovrebbe animarla».

Solidariet­à

Resteranno al buio monumenti, Palazzo San Giacomo e Maschio Angioino

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I lavoratori Whirlpool e la protesta di due giorni fa, ovvero il blocco dell’A3
In strada I lavoratori Whirlpool e la protesta di due giorni fa, ovvero il blocco dell’A3

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