Corriere del Mezzogiorno (Campania)
In primavera la scena è dei «Gladiatori»
Nell’immaginario cinematografico sull’antichità hanno un posto da protagonisti e nel 2021 lo avranno anche al Mann dove l’8 marzo sarà inaugurata la mostra «I Gladiatori». Il percorso espositivo racconta la loro storia attraverso le armi gladiatorie che, pur facendo parte del patrimonio del museo sono spesso in giro per prestiti internazionali. Scenari di Spartaco e compagni erano ovviamente gli anfiteatri e a quelli campani sarà dedicato un focus all’interno della mostra che vede tra i partner il Parco Archeologico del Colosseo.
Nel Braccio Nuovo del Museo,
a ottobre 2021, inaugurazione della Sezione Tecnologica (da un primo nucleo del 1932) realizzata con il Museo Galileo di Firenze. Tre le aree tematiche così organizzate: oggetti antichi, ricostruzione moderna dei congegni e macchinari (torchio, vite di Archimede etc.) e video esplicativi. E poiché i romani erano dominatori anche dell’acqua, centrali saranno le tecnologie idrauliche: le grandi valvole di Pompei, le fistule in piombo, le chiavi, i rubinetti, le bocche di fontana e la ricostruzione di un balneum domestico.
Il piano strategico presenieri descrive anche le novità del 2022 che in sintesi sono queste: in aprile sarà sistemato il terrapieno con una nuova fruibilità da parte del pubblico; in giugno apre la
Sezione di Cuma che consentirà una nuova lettura della più antica colonia greca in Occidente e si potenzia la Sezione di Napoli Antica con i risultati dei nuovi scavi nell’area del porto. Verso Natale presentazione di una sezione dedicata al collezionismo e alla storia del Museo. Le grandi mostre 2022: i Bizantini ei Nuragici; Alessandro Magno ei Vulcanici.
Nel 2023 cantierizzazione dei sotterranei, completamento del lavoro sui depositi e, tra gli eventi, mostra su Samarcanda.
Sezioni Dopo Campania romana
quelle dedicate a Cuma e alla tecnologia