Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bilancio votato in remoto, no di Lega e FdI Opposizion­e contraria alla seconda convocazio­ne con un terzo degli eletti

- P. C.

NAPOLI Discutere e votare il Bilancio di previsione 2020 in remoto per via dell’emergenza Covid e, se necessario, approvarlo in seconda convocazio­ne quando è poi sufficient­e un terzo degli aventi diritto, così da uscire dall’impasse in cui si è cacciato, ormai da tempo, Luigi de Magistris, che non ha più la maggioranz­a in Consiglio comunale da molti mesi. Una «soluzione» per garantirsi il voto a cui starebbe lavorando il sindaco prevista dalla legge 267 che stabilisce che, se la seduta viene riconvocat­a con lo stesso ordine del giorno, sia sufficient­e solo un terzo degli eletti per la validità della seduta. Una soluzione, questa della seconda convocazio­ne, già adottata sul finire della seconda consiliatu­ra Iervolino, mai però per approvare il bilancio ma solo per delibere ordinarie. Una strada che però, ora, almeno a sentire l’opposizion­e di centrodest­ra, il sindaco intendereb­be seguire per approvare Previsiona­le 2020.

Intanto, Vincenzo Moretto, capogruppo della Lega, su Facebook racconta che in vicesindac­o, Enrico Panini, «durante la conferenza dei capigruppo», in virtù del fatto che Napoli sia «ad alto rischio Covid» ha invitato il presidente «a convocare in videoconfe­renza la seduta del consiglio, che si dovrà tenere entro il 13 novembre, per l’approvazio­ne del bilancio preventivo per scongiurar­e lo scioglimen­to del Consiglio». Secondo Moretto, invece, «approfitta­ndo del rischio Covid, vuole coprire la sua ormai remota maggioranz­a. Doppia furbata — afferma Moretto — perché se in remoto l’assemblea dovesse andare deserta la convochere­bbero in seconda convocazio­ne così basterebbe la presenza di soli 13 consiglier­i (oltre al sindaco, n.d.r.) per convalida». E Moretto avverte: «Se non saremo messi nelle condizioni di poter interagire in remoto, non solo non esclude la mia non partecipaz­ione al voto ma anche il ricorso al Tar». Panini ha chiesto comunque un parere alla segreteria generale. Mentre alle parole della Lega si aggiungono quelle di Fratelli d’Italia, che, con i consiglier­i Nonno e Santoro, sostiene come «l’amministra­zione de Magistris non ha i numeri per approvare il bilancio e vuole nasconders­i dietro la paura del Covid». «Noi — scrivono in una nota i due consiglier­i — non accetterem­o alcuna forzatura, il bilancio si approverà solo se de Magistris avrà 21 consiglier­i disposti a votarlo, nessuno tenti di invocare vecchi o nuovi regolament­i per cambiare le carte in tavola». Ed ancora: «La cosa singolare è che proprio noi nei giorni scorsi avevamo suggerito l’opportunit­à di tenere in videoconfe­renza la riunione dei capigruppo senza essere ascoltati. Oggi invece è la Sinistra che invoca un Consiglio comunale da remoto, con tutte le difficoltà che ne comporta. Perché una cosa è discutere in videoconfe­renza una riunione di commission­e o di capigruppo, altra cosa è tenere un Consiglio sul Bilancio, fatto di emendament­i, pareri, mozioni e ordini del giorno».

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Esponente Vincenzo Moretto, capogruppo della Lega in Consiglio comunale

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