Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Degrado, scempio e orrore al cimitero di Poggioreale Rifiuti e tombe scoperchiate
Il macabro spettacolo in uno dei camposanti più grandi di Napoli Rimpallo di responsabilità tra le societa comunali E domani è il 2 novembre
Un mucchio di ossa esposto agli sguardi di chi passa perché manca il marmo che chiudeva il loculo. A chi appartennero quelle ossa e perché nessun parente si sia mai premurato di ripristinare la lapide è impossibile dirlo. Certo è che la foto scattata da Gaetano Brancaccio, dell’associazione Napoli Civile, mette tristezza ed induce a cupi pensieri.
Non è l’unica, peraltro, perché tra viali e vialetti del camposanto di Poggioreale, che si estende per 490.000 metri quadrati, emergono dolorosamente altri squarci di abbandono. Nella zona del Pianto, per esempio, ecco un’altra lapide semidistrutta, vialetti invasi dalle erbacce e dalle plastiche abbandonate sul terreno. Lanciano l’allarme Francesco Borrelli e Vincenzo Vasquez, rappresentanti di Europa Verde e del Sole che Ride in previsione di domani, la giornata della celebrazione dei defunti. I due ieri hanno effettuato un sopralluogo a Poggioreale e questo è il racconto che fanno: «Dopo che abbiamo varcato la soglia d’ingresso non abbiamo trovato nessuna indicazione e nessun addetto che potesse orientare i visitatori nel labirinto di viottoli. Unica presenza, e solo all’entrata, quella del personale della cooperativa “25 giugno”. Per il resto un insieme di lapidi cadute e rimaste lì dopo gli ultimi eventi atmosferici dei mesi passati. In alcun anfratti è possibile scorgere anche i corpi dei defunti, coperti da sacchi neri, che fanno mostra di sé. Nessuna colonnina per la disinfezione delle mani e, per finire, erba incolta e residui di potature abbandonati nei viali, marmi rotti e basoli saltati».
Ce ne è abbastanza, dunque, per interpellare l’assessore Enrico Panini, che ha la delega ai Cimiteri, in merito alla manutenzione all’interno del cimitero. «Se ne occupa — risponde — Napoli Servizi che ha incentivato gli interventi dai primi giorni di ottobre». Dalla società controllata dal Comune precisano: «Noi abbiamo in carico il taglio dell’erba e piccoli interventi di manutenzione. Quelli straordinari sono di competenza del servizio cimiteri del Comune se si tratta di aree pubbliche. Custodia e manutenzione delle cappelle rientrano naturalmente nella sfera dei privati che ne sono proprietari. Le congreghe devono a loro volta prendersi cura degli spazi che gestiscono». In alcuni spazi pubblici del cimitero di Poggioreale ieri Napoli Servizi ha effettuato una operazione di pulizia straordinaria per rimuovere scarti edili, copertoni, guaine bituminose, sedie, mobiletti arrugginiti ed altri materiali abbandonati tra le aiuole ed i vialetti.
«Accade — informano dalla società — che le ditte impegnate nell’area cimiteriale per interventi di manutenzione o di ristrutturazione delle cappelle e di altri spazi privati depositino poi i materiali di risulta nel primo spazio che incontrano, per risparmiare sui costi di smaltimento». Utilizzano, insomma, il camposanto come una discarica di rifiuti speciali. A riprova, se mai ce ne fosse bisogno, che inciviltà e noncuranza verso i vivi non risparmiano neppure i morti.