Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Campania, picco a metà dicembre
Rianimatori in pensione, appello a vuoto. Sul lungomare in scena i «funerali» del commercio
La curva epidemiologica cresce in tutta Italia, in proporzione anche in Campania. La regione però resta, per ora, ancora in fascia moderata. Il virus viaggia veloce, così è stato negli ultimi ventuno giorni. E per metà dicembre è atteso il picco. Il governatore De Luca, contrario al lockdown locale, sfida Conte sui bonus. A Napoli, intanto, non si fermano le proteste: ieri in scena i funerali del commercio.
Nel giorno in cui vengono allestite tensostrutture negli ospedali per alleggerire i Pronto soccorso e liberare le ambulanze — stasera sarà pronta quella all’interno del parcheggio del Cardarelli, mentre sopralluoghi per organizzarne altre sono previsti al Cotugno e nelle aree degli ospedali di Pozzuoli, Castellammare di Stabia, Avellino, Aversa, Marcianise, Roccadaspide, Scafati, Vallo della Lucania e della Federico II — Vincenzo De Luca si smarca e pubblica, a scanso di equivoci, le sue richieste all’esecutivo Conte, in un braccio di ferro continuo per evitare chiusure territoriali, ma disporre lockdown nazionali. Sicché fa sapere che «con uno specifico emendamento acquisito dalla Conferenza Stato-Regioni, è stata chiesta l’estensione dei congedi parentali, con modifica che porti al cento per cento dello stipendio, a vantaggio dei genitori con figli di età compresa tra zero e 16 anni»; che «nel caso di lavoratori autonomi, è stata chiesta la concessione di un corrispettivo bonus famiglia»; inoltre «è stata chiesta l’adozione di misure di prevenzione e contenimento del contagio che siano semplici e di carattere nazionale, tendenti all’obiettivo - cosa più utile e necessaria - di frenare la mobilità e gli assembramenti, cosa che continua a verificarsi nelle città, nelle piazze e sui lungomare. Si tratta di una tendenza assolutamente incompatibile con il contrasto all’espansione del contagio». Pertanto è stato sottolineato che «occorre un piano straordinario di controllo da parte delle forze dell’ordine per il rispetto delle ordinanze, che rischiano di diventare perfettamente inutili»; infine, è stata sottolineata la necessità di stabilire l’«assoluta contemporaneità delle misure del Governo di contenimento dell’epidemia, con quelle previste e annunciate a sostegno alle categorie colpite già dalla crisi».
Meno contagi, più morti
Intanto, si registra un calo dei soggetti positivi: 2.861,di cui 2665 asintomatici e 206 sintomatici a fronte di 15.632 tamponi, meno di ieri. Il totale dei positivi sale a 62.461 con il numero complessivo dei tamponi arrivato a 996.251. Mentre preoccupa il dato dei decessi che aumenta di volta in volta: 24 quelli registrati nelle ultime quarantotto ore, a fronte di una cifra complessiva di 700 morti.I guariti sono 1.245 ed il totale dei guariti è di 12.991. Sono 171 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, uno in più rispetto al giorno precedente, mentre sono 1.486 le persone ricoverate in reparti di degenza ordinaria Covid, 70 in più rispetto a ieri. Sono 48.770 le persone attualmente positive in regione, 1.592 in più rispetto a ieri. È sempre la provincia di Napoli quella con il maggiore incremento di casi: 1.818, per un totale di 40.730 contagiati dall’inizio dell’emergenza. Seguono la provincia di Salerno, con 495 nuovi positivi (6.746 i casi totali), Caserta con 443 nuovi casi (10.570 casi totali) e la provincia di Avellino con 41 nuovi casi (3.082 in totale). Per il secondo giorno consecutivo non si registrano nuovi contagi in provincia di Benevento.
Sos rianimatori
Gli anestesisti lanciano un Sos alle Regioni, chiedendo di assumere i rianimatori con contratti a tempo determinato, senza ricorrere a quelli atipici, e con qualifiche dirigenziali e trattamento economico adeguato. Ma il direttore generale della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva ha raccontato che l’appello per il rientro in servizio degli anestesisti pensionati non ha ricevuto adesioni.«Domani pubblicheremo sul Burc il bando per un contratto di sei mesi più sei mesi a 40 anestesisti. Sarà aperto agli specializzandi, infatti possono partecipare anche coloro che concludono la specializzazione a novembre. Inoltre aspettiamo risposte al nostro appello per gli anestesisti in pensione, chi voglia dare il suo contributo può candidarsi scrivendo a dir.generale@aslnapoli1centro.it. Alcuni potrebbero sostituire i colleghi nelle sale operatorie non Covid». Verdoliva annuncia «l’assunzione a tempo determinato di venti specialisti di igiene e medicina preventiva, anche questo bando aperto ai giovani che stanno finendo il corso».