Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Loreto Mare, pronti altri letti «Ma servono gli anestesisti»
Si cerca di correre ai ripari aumentando il numero di posti disponibili Un’impresa complicata perché occorrono più uomini e mezzi
È stato tra i primi covid center aperti in Campania nel marzo scorso durante la prima ondata, ora il Loreto Mare si sta potenziando con lavori molto celeri per aumentare il numero di posti-letto. Ma anche qui come in altri ospedali il problema fondamentale resta la carenza di medici. Anestesisti-rianimatori soprattutto. Nei giorni scorsi c’è stata la chiamata alle armi dei riservisti, i medici in pensione. Ma l’appello è andato a vuoto: molti professionisti anziani sono a loro volta soggetti a rischio per patologie croniche ed è difficile convincerli a mettersi in gioco.
Michele Ferrara, direttore dell’ospedale di via Marina, cerca di ostentare ottimismo. «Stiamo finendo gli ultimi lavori con celerità e ci hanno promesso l’arrivo di nove nuovi medici, tra sabato e lunedì potremo aprire altri 26 posti di degenza covid 19». L’aumento dei contagi ha fatto scattare un nuovo piano dell'ospedale di via Marina che ha riempito i 50 posti di degenza e le 10 terapie subintensive previste e ora tutte occupate e sta aprendo nuovi posti letto.
«Il turn over con le dimissioni - spiega Ferrara - c’è, ma nelle settimane precedenti era più frequente, ora il virus sta diventando più aggressivo. I ricoverati sono per la maggior parte anziani e le dimissioni rallentano, i giovani sono pochi e per giovani intendo pazienti sotto i 50 anni. Però le terapie stanno funzionando meglio, soprattutto chi si ricovera in degenza o in subintensiva riesce a migliorare col tempo, capita davvero di rado che dobbiamo mandare qualche nostro paziente in altri ospedali che hanno la terapia intensiva».
Nel Loreto Mare si lavora quindi in corsia ma anche per preparare il nuovo reparto: «Bisogna allestire - spiega
Ferrara - locali per la vestizione e la svestizione dei medici e degli infermieri, ci vuole molta cura su questo. Poi impiantiamo le telecamere e allestiamo la pressione negativa per evitare che l’aria con dentro il virus esca all’esterno dei locali». Si spera quindi che arrivino anche i medici che al Loreto Mare, scarseggiano: «Siamo in attesa dei nove medici — conferma Ferrara — ma anche di nuovi anestesisti per le terapie subintensive. In questi mesi ne abbiamo persi due che sono andati in pensione e ne abbiamo uno che ha preso il covid, quindi al momento ci sono rimasti 6 anestesisti che lavorano duro come tutti i colleghi, i medici si impegnano a fondo, nessuno si sottrae all’enorme lavoro».
E proprio la difficoltà di reperire anestesisti-rianimatori resta uno dei nodi centrali dell’assistenza negli ospedali della Campania. Nei giorni scorsi un gruppo di circa 150 neomedici ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org e un appello al presidente dell’Ordine dei medici e al governatore De Luca, chiedendo che venissero accelerate le pratiche burocratiche per l’iscrizione all’Albo professionale che consentirebbe loro di essere chiamati in servizio all’occorrenza. A determinare l’impasse è stato lo slittamento di due mesi nel rinnovo delle cariche dell’Ordine che deve ratificare la loro abilitazione. L’Ordine promette interventi rapidi.