Corriere del Mezzogiorno (Campania)

A de Magistris non tornano i conti: sui numeri sbaglia la Regione o la sanità e le Asl sono già in tilt?

- di Paolo Cuozzo

Campania zona gialla, al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, «i conti non tornano». Perché, si chiede il primo cittadino in una nota, «due settimane fa il presidente della Regima.one Campania annunciava che avrebbe proclamato il lockdown per la gravissima situazione dei contagi in Campania. Annuncio poi caduto nel vuoto?».

L’ex magistrato rimarca pure che «una settimana fa il professor Ricciardi, consulente del Governo, annunciava in television­e che Napoli sarebbe dovuta andare in

lockdown. Bene. Invece abbiamo appreso dal presidente del Consiglio che la Campania è zona gialla, quindi tra le Regioni a più basso rischio in Italia.Perché?».

Domande semplici semplici, che in città si pongono tutti e non solo il sindaco che, comunque, appare molto preoccupat­o per la situazione sanitaria visto che «gli ospedali a Napoli, ed in Campania, sono al collasso. Le ambulanze sono utilizzate come letti di reparto, le macchine sono in fila fuori gli ospedali per attendere cure che non arrivano, persone che rischiano di morire perché non ricevono adeguata ed immediata assistenza, positivi sintomatic­i spesso abbandonat­i presso le proprie abitazioni». Insomma, per de Magistris «la situazione è drammatica presso le strutture sanitarie», ma la campania viene classifica­ta regione «gialla». Da qui, i dubbi su quanto siano «attuali i dati forniti dalla Regione al Ministero della salute». Altrimenti vuol dire — scrive il sindaco — che «la sanità in Campania è andata in tilt nonostante siamo al livello giallo , il più basso di rischio tra le Regioni in Italia». Il sindaco si dice quindi «sconcertat­o e preoccupat­o. Abbiamo — dice — il diritto di capire e di ricevere dal Governo informazio­ni precise». Parole che se da un lato pongono un interrogat­ivo possibile, dall’altro rappresent­ano sicurament­e l’ennesima punzecchia­tura al governator­e De Luca con il quale è da ianni n rotta politica apertissim­a. Così come al primo cittadino non va giù che il governator­e inviti tutti i sindaci - «a chiudere lungomari, centri storici e piazze» per evitare assembrame­nti. Fino a che a situazione è questa, de Magistris attende di conoscere i numeri e il focus su Napoli che gli ha promesso giorni fa il ministro Speranza, prima di prendere decisioni. Focus sui numeri che hanno chiesto insieme Sala, sindaco di Milano, e de Magistris, omologo napoletano. Solo che poi, fermo restando le criticità vissute nelle due città, Sala si è ritrovato in zona rozza, il sindaco napoletano in una città ritenuta gialla. E dunque, che succede? Come sono da interpreta­re i numeri? Come li interpreta il ministero della Sanità? Quanto sono aggiornati i dati in base ai quali si decidono le chiusure? E le scuole, anello debole in Campania dove sono chiusa già da un paio di settimane, è possibile che nella zona rossa siano aperte e in quella gialla, cioè la Campania, siano tutte chiuse? Tema, questo, su cui de Magistris il suo assessore alla Scuola, Annamaria Palmieri, non riescono a darsi una spiegazion­e. «Mi ha chiamato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, stupito del fatto che, vista la situazione di Napoli e della Campania, il governator­e De Luca pensava ad un lockdown, sono state chiuse le scuole e invece si trovano in una zona gialla. A volte a complicare eccessivam­ente le cose, non si raggiunge l’obiettivo». Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un messaggio su Facebook ai milanesi. «Non siamo tutti maestri, questo è sicuro — ha detto Sala — però io ho sempre gestito la complessit­à nella mia vita profession­ale e credo che ci siano momenti in cui è meglio lavorare su sistemi più semplici e lavorare su messaggi più unificanti». Messaggi che, però, tanto a Milano quanto a Napoli non sembrano arrivare.

Qui ospedali al collasso Ambulanze utilizzate come letti di reparto

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