Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La tattica
Subiamo quasi trentamila gol al giorno e ne segniamo troppo pochi. Come se non bastasse, tenimme l’infermeria piena e troppi giocatori in condizioni critiche, per non parlare di quelli che abbiamo perso, e a loro va il mio pensiero più sentito. Visto e considerato che così avanti non possiamo andare, si sono rese necessarie nuove tattiche e un nuovo modulo per affrontare sta catastrofe.
Primariamente da oggi in poi il campo sarà suddiviso in diverse fasce. Quella rossa è la zona dove soffriamo di più, e dove porremo la massima attenzione. La zona arancione è quella dove un poco riusciamo a fare il nostro gioco, ma senza risultati soddisfacenti, quindi ci sta poco da stare allegri. Poi ci sta la zona gialla, dove il nostro modo di giocare si pareggia, diciamo, con quello dell’avversario, ma questo non significa che possiamo rilassarci, pecché basta poco che il giallo diventa arancione e quindi rosso. Della zona verde nemmeno ve ne parlo pecché praticamente non esiste.
Fin qui è tutto chiaro? Bene, allora andiamo avanti. In tutte le zone del campo è fatto uso obbligatorio dei sistemi di protezione. Non basta più indossarli in difesa pecché sta chiavica di avversario fa gioco scorretto e entra a gamba tesa ogni volta che può farlo. Dobbiamo aspettarci sempre il peggio, ed è inutile fare affidamento sull’arbitro pecché è come se non ci fosse. Anzi, di fatto, nun ce sta. Dal metro 22 al metro 6 della metà campo avversario, è zona off limits. Nessuno di voi si può avventurare senza permesso specifico in quella parte di campo. È la infatti che nelle partite passate avimme fatto più densità, e l’avversario se ne è approfittato per farci neri. Lo so che quella è una zona del campo dove vi piaceva giocare, ma si è dimostrata troppo pericolosa, quindi lanci lunghi e niente corpo a corpo o marcatura a uomo.
Nel caso in cui dovessimo segnare qualche gol, sono vietati i festeggiamenti sia singoli che di gruppo. Niente abbracci, niente baci, trenini o dita in bocca alla Totti per onorare nascite, matrimoni o battesimi. Mettetevi l’anima in pace. Per quanto riguarda i rifornimenti di acqua, integratori e viveri, nessuno di voi si può avvicinare alla panchina, soprattutto dal minuto 18 del primo tempo, al minuto 5 del secondo.
Abbiamo infatti osservato che quello è un momento di distrazione fatale. Mentre bevete, mangiate o vi riposate, l’avversario non si ferma e fa i comodi suoi in campo. Se avete bisogno di qualcosa fate un fischio e saremo noi a rifornirvi del necessario con una consegna sul posto. Negli altri momenti della partita potete avvicinarvi alla panchina massimo a quattro alla volta e comunque prestando la massima attenzione. Niente panico, i rifornimenti ci stanno per tutti, è solo questione di organizzazione.
Lo stesso vale per la didattica. Nessuno di voi può avvicinarsi alla panchina per studiare schema e moduli, le strategie ve le impartiremo noi a distanza, salvo eccezioni che valuteremo con cautela. Voi state in campana e ogni tanto collegatevi con noi che vi daremo tutte le nozioni necessarie. Per quanto riguarda il Var, non potete in nessun caso avvicinarvi agli schermi, nemmeno se mantenete una distanza accettabile. Se la decisione presa dall’arbitro non vi piace, non potete fare sceneggiate, messe in scena drammatiche o pantomime di nessun genere. Il cartellino rosso in quel caso è garantito. Quando entrate in campo se volete farvi il segno della croce, o qualsiasi altro gesto religioso, siete liberi di farlo, basta che la cosa avvenga con discrezione e senza coinvolgere gli altri. Se qualcuno di voi si fa male, niente capannelli. Entriamo noi in campo con la barella e i sanitari, almeno finché ne teniamo di barelle e sanitari.
Se seguite le mie strategie, però, vedrete che gli infortunati saranno sempre di meno e riusciremo a gestire le emergenze con tranquillità. Se fate a capa vostra, invece, rischiamo che chi si fa male rimane sul campo in attesa di soccorso sperando che arrivi in tempo. Queste sono le linee generali della tattica che adotteremo da oggi in poi nella speranza di riprendere il filo del gioco e di riuscire di nuovo almeno a tenere il campo. Adesso passiamo a spiega’ nello specifico quello che succede nelle diverse parti denominate come zone rosse, arancioni e gialle. Poche regole da rispettare e poche eccezioni.
Chi presidia la zona rossa là deve rimanere e non si può spostare di un centimetro per nessuna ragione dalla posizione che gli è stata assegnata. Niente rifornimenti e ristoro in panchina, che per i giocatori in questione rimarrà chiusa. Vi porteremo noi da voi quello che serve. Tutte le strategie di gioco verranno trasmesse a distanza, quindi vietato ogni avvicinamento al coach.
Per la zona arancione valgono più o meno le stesse regole salvo per il fatto che potrete spostarvi un poco più liberamente ma sempre dietro permesso che daremo dopo aver certificato la necessità dello spostamento. Per quelli che stanno in zona gialla invece, è consentito il movimento, anche se sconsigliato, ma solo a piccoli gruppi e da zona gialla a zona gialla. I rifornimenti sono consentiti ma con moderazione. È tutto chiaro adesso? Avete domande?