Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Griglie in Villa comunale, la richiesta dei comitati: vanno rimosse a spese di chi ha procurato i danni
«Le grate realizzate in Villa Comunale contro ogni norma sono la manifestazione della distruzione di un monumento alla bellezza che Alexandre Dumas definì “la più bella e soprattutto la più aristocratica passeggiata del mondo”».
Le Assise di Palazzo Marigliano intervengono sulla vicenda della realizzazione delle grate di aerazione della linea 6 della metropolitana nella Villa Comunale. Una infrastruttura che ha suscitato già la protesta dell’associazione Progetto Napoli, secondo la quale l’intervento avrebbe scempiato un tratto dello storico giardino. Francesco De Notaris, che è stato senatore con la Rete di Leoluca Orlando ed è uno degli animatori delle Assise, chiede che sia ripristinata l’integrità della passeggiata dello storico giardino «a spese di chi ha procurato i danni». Sottolinea: «È da tempo che denunciamo l’opera distruttiva dei nuovi barbari. La Villa Comunale versa in uno stato pietoso ed ha subito già gravissimi danni dai lavori dell’Ansaldo per la realizzazione di una opera, la linea 6, fondamentalmente inutile e molto costosa. Molto meglio sarebbe stato ripristinare e migliorare la vecchia linea del tram».
Le grate della discordia sono apparse qualche giorno fa dopo che è stata rimossa l’ultima porzione del cantiere dell’Ansaldo che insisteva in quella parte della Villa Comunale. «Sono previste dal progetto che fu autorizzato dalla Soprintendenza circa sei anni fa» ha detto ieri al Corriere del Mezzogiorno il soprintendente oggi in carica, che è Luigi La Rocca. Dagli uffici del Comune confermano la corrispondenza tra ciò che fu progettato e ciò che è stato realizzato. «Ci sono stati in questi anni – dicono fonti di Palazzo San Giacomo – anche vari sopralluoghi con il soprintendente dell’epoca ed Ansaldo per verificare la possibilità di adottare soluzioni alternative. Purtroppo quelle griglie sono indispensabili per la camera di ventilazione, che garantisce la sicurezza della metropolitana. Si potrebbe discutere a monte sulla opportunità di costruire la linea
6 e sulle alternative meno impattanti, per esempio il tram, che avrebbero potuto svolgere le sue stesse funzioni, ma se si è deciso di costruirla non si può non dotarla delle necessarie infrastrutture». Il caso, peraltro, accende ancora una volta i riflettori sulle condizioni della Villa Comunale che, secondo quanto hanno denunciato alcune associazioni negli ultimi anni, sarebbe ormai il pallido fantasma dello splendido giardino che ricordano ancora i più anziani tra i napoletani. Antonella Pane, la presidente di Progetto Napoli, sottolinea, per esempio, che si attende ancora il restauro del divano di piperno distrutto dalla caduta di un ramo dell’eucalipto secolare vicino alla Cassa Armonica e si domanda quando si provvederà al rifacimento della pavimentazione. Luigi Felaco, assessore al Verde del Comune di Napoli, risponde che il Servizio Verde della Città ha avviato, finanziato dal piano strategico della città Metropolitana, con avviso pubblico per manifestazione di interesse, un’indagine di mercato per affidare la progettazione esecutiva degli eventi di riqualificazione della Villa Comunale; del Parco dei Camaldoli e del Parco Virgiliano.«In questa prima fase - dice - si acquisiscono le informazioni necessarie al fine di individuare i possibili soggetti da invitare alla procedura negoziata di affidamento dei servizi. Successivamente, all’espletamento di tutte le fasi di gara, saranno avviati i lavori di riqualifica. Siamo consapevoli della cruciale importanza degli spazi verdi, soprattutto in questo particolare periodo, lavoriamo per restituirli ancora più sicuri, belli e fruibili».