Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Ormai la città è alla disperazio­ne Potrò fare di più da Roma»

- Di Gimmo Cuomo

Nel momento in cui decide di lasciare il Consiglio comunale di Napoli, la vicepresid­ente della Camera Mara Carfagna traccia un bilancio dell’esperienza e allarga la riflession­e all’emergenza.

Perché avverte (solo) ora la necessità di lasciare?

«La situazione disperata di Napoli ha bisogno di una presenza quotidiana, esclusiva, che non si può esercitare avendo sulle spalle un altro incarico molto impegnativ­o».

La linea dell’amministra­zione comunale nelle ultime settimane ha influito sulla sua decisione?

«Hanno influito i dati sull’epidemia, le previsioni sul possibile collasso economico, le crisi aziendali, l’evasione scolastica, il rischio povertà. Seguire bene sia il tavolo nazionale sia quello locale è impossibil­e. E penso di poter fare molto di più per Napoli impegnando­mi al massimo a Roma».

In questi anni ha trovato spazio per il dialogo col sindaco de Magistris?

«Il sindaco avrebbe dovuto aprire fin da subito ad un dialogo vero con tutte le aree politiche. Napoli ha tantissime problemati­che radicate. È un errore pensare di governare una città così complessa da soli».

Pensa che l’opposizion­e sia stata all’altezza del ruolo?

«Inutile negarlo: troppo spesso siamo apparsi litigiosi e inefficaci. Alla vigilia di una nuova campagna elettorale si dovrà recuperare e costruire in fretta una proposta alternativ­a per la città».

Il sindaco e il governator­e De Luca continuano a litigare.

«Un brutto spettacolo e le conseguenz­e negative vengono scaricate tutte sulla città».

Condivide il merito, i tempi e i modi delle scelte di De Luca?

«Parlano i fatti: pur avendo avuto De Luca il tempo e i soldi per attrezzars­i alla ripresa autunnale, la Campania è diventata una delle Regioni italiane a maggior rischio».

Come spiega il sorprenden­te inseriment­o della Campania in zona gialla e riterrebbe adeguata la correzione in zona arancione?

«Deve decidere l’autorità sanitaria, senza ambiguità. La politica invece deve garantire ristori a tutte le categorie colpite dalle misure restrittiv­e».

In Campania molte aziende fanno ricorso al nero. Pensa che questa scelta censurabil­e debba comportare necessaria­mente il mancato ristoro di chi l’ha effettuata?

” Voglio dare impulso a progetti come la No Tax area al Sud per sanare un gap storico

«L’emersione del nero dovrebbe essere uno degli obiettivi del Governo, associato a tutti i piani di ristoro e ripresa. Si deve trovare un meccanismo che consenta di censire e regolarizz­are l’esercito invisibile del sommerso».

Il Tar di Napoli ha bocciato di nuovo il ricorso delle mamme degli alunni che vorrebbero il ripristino della didattica in presenza. Cosa ne pensa?

«Una Regione con il record nazionale di abbandono scolastico, 18 per cento, e la povertà minorile al 27 per cento, ha il dovere di trovare alternativ­e al diktat “studenti a casa”. In quasi tutta Europa le hanno trovate,

perché da noi no?».

Nel 2021 si voterà per il nuovo sindaco di Napoli. Alle ultime regionali il centrodest­ra ha subito una forte battuta di arresto. Cosa si deve fare per ribaltare gli attuali rapporti di forza?

«Riaprire le porte del centrodest­ra, richiamare i delusi, gli epurati, le vittime delle troppe guerre tra bande combattute all’interno dei partiti. Ricomincia­re a lavorare per vincere e governare piuttosto che per portare qualche amico nei consigli».

Le precarie condizioni delle casse comunali condizione­ranno il lavoro della prossima amministra­zione?

«E’ ovvio. Ma paradossal­mente il virus ci potrebbe offrire un’opportunit­à. Il Recovery Plan europeo promette risorse fino a ieri inimmagina­bili: se sapremo usarle per sanare i problemi struttural­i del sistema, potremo uscirne più forti anche a livello locale. Ma quel “Se” è grande come una casa…».

In che modo sarà concretame­nte vicina alla Campania?

«Presto riprenderà il dibattito sui fondi Ue, e in quella sede, insieme a tanti amici, intendo agire per dare corpo a progetti, come la No Tax area al Sud, che consentire­bbero di sanare storiche diseguagli­anze. Il secondo intento è vigilare sulle tentazioni Nord-centriche che vedo nel Governo e che non devono prevalere su una visione nazionale e complessiv­a della crisi».

 ??  ??
 ??  ?? Alla Camera Mara Carfagna, esponente di Fi, vice presidente a Montecitor­io
Alla Camera Mara Carfagna, esponente di Fi, vice presidente a Montecitor­io

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy