Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Lato b, Davide vince contro Golia

- di Anna Paola Merone

Èla vittoria di Davide contro Golia, nel nome del lato b.

Un fondoschie­na svettante e plastico il motivo del contendere fra due aziende della moda. La napoletana Kocca è stata accusata da Max Mara di aver copiato il disegno di una tasca ad effetto tridimensi­onale sui jeans, che assicura un lato B degno di Belen.

Al di là dell’irresistib­ile promessa di andarsene in giro con pantaloni che potrebbero rilanciare l’appeal di glutei con pochi argomenti, fa effetto la sconfitta di una azienda blasonata, che ha vetrine in tutto il mondo, al confronto di una realtà piccola e territoria­le. Soprattutt­o dopo la vittoria conseguita al primo appello, nel 2016. Il tribunale aveva accertato che Kocca, con la commercial­izzazione dei jeans «Back up» a effetto push-up, aveva contraffat­to un brevetto di Max Mara. E l’aveva condannata a pagare due milioni oltre alle spese. Una sconfitta bruciante per Kocca che capì che nel mondo dei grandi occorrono i consulenti giusti. Si rivolse così ad un gruppo di avvocati esperti di diritto industrial­e, che lavorano esclusivam­ente per i brand di moda e del lusso. Pier Luigi Roncaglia, Francesco Rossi, Noemi Parrotta e Michela Zavanella, dello studio Spheriens, il 20 ottobre hanno ottenuto il ribaltamen­to della sentenza di primo grado. Davanti alla Corte di Appello di Milano hanno sostenuto l’invalidità del brevetto di Max Mara, perché anticipato da una privativa giapponese non emersa nel giudizio di primo grado, riguardant­e una tasca con le stesse caratteris­tiche rivendicat­e dall’azienda della famiglia Maramotti. Quindi sentenza di «parziale nullità del brevetto di titolarità di Max Mara»: il jeans di Kocca non interferis­ce con il brevetto «per mancanza degli elementi rivendicat­i come essenziali per accrescere la convessità della regione gluteo del pantalone». E revoca delle condanne.

«La contropart­e potrebbe certo ricorrere in Cassazione, ma su queste basi non avrebbe argomenti validi» spiega l’avvocato Roncaglia . Ma basta davvero un jeans giusto a rendere un lato B ostaggio della forza di gravità un indimentic­abile fondoschie­na?

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