Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Bene, così noi e i nostri figli rischiamo meno»

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI «Ragioni di prudenza e di continuità didattica, secondo me, in questo momento rendono preferibil­e la didattica a distanza». Il notaio Federica Morgione, che ha tre figlie, condivide la scelta di De Luca di mantenere chiuse in Campania le scuole di ogni ordine e grado.

Ma le scuole non erano sicure?

«Erano gestite molto bene, non lo nego. I ragazzi stavano distanziat­i e si badava a che utilizzass­ero la mascherina. Il punto è che ci muovevamo per accompagna­rli e per andarli a prendere e questo certamente aumentava il rischio di contagi».

Perché secondo lei la didattica distanza garantisce continuità maggiore allo studio rispetto a quanto è avvenuto nelle settimane di scuola in presenza?

«Parlo per esperienza. La mia figlia più grande frequenta la seconda media alla Carlo Poerio. Poiché sono state divise le classi per garantire il distanziam­ento, ma mancavano i professori, faceva non più di tre ore di lezione al giorno per quattro volte alla settimana. Se poi captava un caso di positività tra alunni e docenti, si chiudeva per sanificazi­one ed è successo almeno un paio di volte. Almeno con la didattica distanza si ha la certezza che seguano davvero. Stanno studiando più adesso che quando andavano a scuola. Certamente non è una soluzione ottimale, crea disagio e problemi di scarsa socializza­zione. Da genitore ne soffro moltissimo. In questo momento, però, mi pare il minore dei mali».

Chi segue le sue figlie quando lei è al lavoro?

«Io ho una signora fissa in casa che mi aiuta, è una persona di famiglia. So benissimo che non per tutti è così e per questo ritengo che servirebbe che si ampliasse la possibilit­à di congedi parentali o bonus baby sitter. Fermo restando che, ovviamente, anche l’ingresso di una persona estranea in casa non è esente da rischi».

Crede che la Dad sia valida anche per i bambini più piccoli?

«Io consentire­i la didattica in

” I risultati La didattica a distanza funziona molto meglio Ho notato che adesso imparano di più

presenza al massimo per le prime tre classi elementari. Già dalla quarta in su riescono a seguire. Certo l’aiuto dei genitori è indispensa­bile anche perché ormai maestri e professori inviano da scuola assegni e compiti che si devono scaricare al computer».

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Favorevole Federica Morgione

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