Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Perotti, l’artista-designer alla corte di Calatrava
Non si contano sulle dita di una mano i maestri artigiani che oggi in Italia realizzano vetrate artistiche come usavano nel Medioevo, dipingendole a mano, con la tecnica della pittura a gran fuoco e della cucitura a piombo. Ad uno di loro, autentico e pervicace artigiano non solo del vetro, il salernitano Antonio Perotti, che a marzo festeggia 40 anni di carriera raffinata e fantasiosa, si è rivolto una celebre archistar, Santiago Calatrava, per l’operazione di riscrittura, come ha riferito Vincenzo Trione su La Lettura, della Cappella San Gennaro di Napoli, fortemente voluta dal direttore del Real Bosco e Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger. Ben undici le vetrate realizzate da Perotti su bozzetti originali dell’architetto-ingegnere valenciano che saranno al centro, Covid permettendo, di una mostra-evento destinata a fare il paio con quella allestita di 400 opere di Calatrava, Nella luce di Napoli, fino al 10 maggio, a Capodimonte, divisa tra il secondo piano del Museo e l’edificio del Cellaio nel Real Bosco.
«Calatrava è un genio - dice senza mezzi termini Perotti, che in passato ha collaborato con Paolo Portoghesi - io non ne ho avuto dubbi già alcuni anni fa, prima di conoscerlo personalmente, quando sono stato a Barcellona e ho visto la sua Torre de telecomunicaciones de Montjuïc. Ha una cultura dell’arte che è spaventosa ed è persona umilissima». L’archistar ha fatto visita, accompagnato dall’ingegnere Vito Avino, al laboratorio di Perotti, a Vietri sul Mare, alle porte della costiera amalfitana. Insieme hanno riscoperto e dato vita a una creatività fatta di linee morbide, sinuose, avvolgenti.
Pittore e decoratore autodidatta, Antonio Perotti è riuscito nel tempo ad imporre una griffe contraddistinta da una rapida crescita qualitativa che ha pochi eguali in Italia. Nonostante all’inizio in tanti, tra progettisti ed architetti, si opponessero alle «cattedrali nelle case». Difficile fare un conto delle vetrate artistiche, in stile liberty o post-moderne, che oggi adornano palazzi pubblici, ville e abitazioni private. Siamo nell’ottica delle migliaia. Indimenticabile la commessa in Arabia per arredare la casa del governatore di Riad. Ma vetrate «made in Perotti» sono anche quelle della cappella privata della curia di Napoli, in via Largo Donnaregina, fatte realizzare dal cardinale Giordano. La prossima frontiera? «Torno alle origini - rivela l’artista-designer - ho ripreso a dipingere. Sto riportando su tela i miei oggetti di design e le vetrate, lavori che sono molto richiesti da collezionisti privati». Con quell’umiltà che è patrimonio dei grandi. Calatrava docet.