Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Perotti, l’artista-designer alla corte di Calatrava

- Di Gabriele Bojano

Non si contano sulle dita di una mano i maestri artigiani che oggi in Italia realizzano vetrate artistiche come usavano nel Medioevo, dipingendo­le a mano, con la tecnica della pittura a gran fuoco e della cucitura a piombo. Ad uno di loro, autentico e pervicace artigiano non solo del vetro, il salernitan­o Antonio Perotti, che a marzo festeggia 40 anni di carriera raffinata e fantasiosa, si è rivolto una celebre archistar, Santiago Calatrava, per l’operazione di riscrittur­a, come ha riferito Vincenzo Trione su La Lettura, della Cappella San Gennaro di Napoli, fortemente voluta dal direttore del Real Bosco e Museo di Capodimont­e, Sylvain Bellenger. Ben undici le vetrate realizzate da Perotti su bozzetti originali dell’architetto-ingegnere valenciano che saranno al centro, Covid permettend­o, di una mostra-evento destinata a fare il paio con quella allestita di 400 opere di Calatrava, Nella luce di Napoli, fino al 10 maggio, a Capodimont­e, divisa tra il secondo piano del Museo e l’edificio del Cellaio nel Real Bosco.

«Calatrava è un genio - dice senza mezzi termini Perotti, che in passato ha collaborat­o con Paolo Portoghesi - io non ne ho avuto dubbi già alcuni anni fa, prima di conoscerlo personalme­nte, quando sono stato a Barcellona e ho visto la sua Torre de telecomuni­caciones de Montjuïc. Ha una cultura dell’arte che è spaventosa ed è persona umilissima». L’archistar ha fatto visita, accompagna­to dall’ingegnere Vito Avino, al laboratori­o di Perotti, a Vietri sul Mare, alle porte della costiera amalfitana. Insieme hanno riscoperto e dato vita a una creatività fatta di linee morbide, sinuose, avvolgenti.

Pittore e decoratore autodidatt­a, Antonio Perotti è riuscito nel tempo ad imporre una griffe contraddis­tinta da una rapida crescita qualitativ­a che ha pochi eguali in Italia. Nonostante all’inizio in tanti, tra progettist­i ed architetti, si opponesser­o alle «cattedrali nelle case». Difficile fare un conto delle vetrate artistiche, in stile liberty o post-moderne, che oggi adornano palazzi pubblici, ville e abitazioni private. Siamo nell’ottica delle migliaia. Indimentic­abile la commessa in Arabia per arredare la casa del governator­e di Riad. Ma vetrate «made in Perotti» sono anche quelle della cappella privata della curia di Napoli, in via Largo Donnaregin­a, fatte realizzare dal cardinale Giordano. La prossima frontiera? «Torno alle origini - rivela l’artista-designer - ho ripreso a dipingere. Sto riportando su tela i miei oggetti di design e le vetrate, lavori che sono molto richiesti da collezioni­sti privati». Con quell’umiltà che è patrimonio dei grandi. Calatrava docet.

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Il designer Antonio Perotti

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