Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Triassi sostituisce Califano alla Scuola di Medicina: lotta al Covid e Policlinico
Eletta dai colleghi: porre fine alla carenza di organico
Luigi Califano, specialista in chirurgia maxillo – facciale e plastica, che a settembre ha conteso lo scettro di rettore a Matteo Lorito, cede ora il testimone di presidente della Scuola di Medicina della Federico II. Ieri, infatti, si è votato per designare chi gli subentrerà, dopo due mandati consecutivi. Urne senza sorprese perché c’era un solo candidato, la professoressa Maria Triassi, che insegna Igiene.
La docente ha ottenuto sessantuno preferenze su settantacinque elettori, designati dai sette Dipartimenti che afferiscono alla Scuola nella misura del 10% dei docenti di ciascun Dipartimento. Si è votato al Policlinico federiciano. «In un momento così difficile e delicato – commenta il nuovo presidente, che entrerà in carica ufficialmente ad inizio dicembre, dopo il decreto del rettore – reputo che sia stato un successo l’affluenza di tanti colleghi alle urne». Sono numerosi gli obiettivi che Triassi ha indicato alcune settimane fa nella lettera di candidatura inviata ai 750 professori di Medicina dell’ateneo federiciano. «Sicuramente – dice – bisogna superare la carenza di organico che affligge la Scuola. Urgono, poi, adeguamenti strutturali perché molti edifici necessitano di lavori importanti. Spero di poter dare anche un contributo alla modernizzazione della didattica. Abbiamo bisogno di utilizzare sempre di più strumenti tecnologici e manichini affinché i nostri laureati siano professionisti bravi e validi».
Da qualche tempo, complice la grave carenza di medici che ha messo in ginocchio la sanità campana e l’ha resa estremamente fragile di fronte alla pandemia di Covid, si è aperto un dibattito circa l’opportunità di abolire il numero chiuso per i corsi di laurea di area sanitaria, da Medicina a Scienze infermieristiche. Triassi non è convinta della soluzione proposta da più parti. «Certamente – riflette – il tema della carenza di organico esiste ed è serissimo, basti vedere l’età media dei medici che lavorano negli ospedali. È mancato il necessario ricambio generazionale. Non credo, però, sia dipeso dal numero chiuso. Ritengo che quanto accaduto sia il risultato di molti anni di blocco delle assunzioni». Il nuovo presidente si trova anche a gestire, insieme con il direttore del Policlinico, la questione dei posti letto Covid. Sono pressanti le richieste da parte di medici ospedalieri affinché la struttura federiciana partecipi in misura maggiore. Triassi, però, frena: «Mettiamo a disposizione un centinaio di posti e non sono pochi. Oggi il Policlinico ha il carico della cronicità, accoglie soggetti che non trovano posto nelle strutture di riabilitazione esterne si rivolgono a noi. Non possiamo abbandonare le malattie normali, tra virgolette, per affrontare solo il Covid».