Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Circum, corse soppresse L’Eav: i ricavi giù del 90%
Bilanci in rosso, a fine 2020 previsto un -60
NAPOLI Crollano gli incassi di Eav a causa della pandemia. La società di trasporti regionale che gestisce la Cumana e la Circumvesuviana – informa il presidente Umberto De Gregorio – ad ottobre ha ricavato dai biglietti il 70% in meno rispetto allo stesso mese del 2019. «A novembre – prevede De Gregorio – pensiamo di arrivare ad un -90%. Su base annua superiamo una riduzione del sessanta per cento».
Il confinamento deciso in primavera dal governo, la riduzione del turismo dall’estero ed il venir meno di una parte consistente del flusso dei visitatori degli scavi di Pompei e della mobilità studentesca scolastica ed universitaria hanno evidentemente contribuito al saldo negativo. Da marzo ad oggi l’unica eccezione al decremento di passeggeri si è verificata in estate, quando i treni hanno viaggiato anche in condizioni di sovraffollamento. Le giornate di chi ancora si affida alla Circum, peraltro, possono risultare complicate. Nel fine settimana, infatti, Eav ha soppresso i treni e li ha sostituiti con bus a chiamata. Una scelta motivata con la necessità di scoraggiare gli spostamenti non necessari, ma che ha creato non poche difficoltà a chi lavora il sabato e la domenica. Ieri, poi, sono saltate decine di corse per un’agitazione dei macchinisti che hanno rifiutato – come loro diritto – di effettuare lo straordinario. «Lamentiamo – dice Gennaro Conte, del sindacato Orsa – la mancata attuazione da parte di Eav della parte economica di una serie di accordi sulla flessibilità e sulla mobilità stipulati negli ultimi due anni». Crea tensioni anche «il mancato adeguamento alla nuova normativa. L’azienda invece di risolvere tecnicamente il problema, lo scarica sui lavoratori attraverso artifici che si limitano alla misera formazione». E ieri sulla Cumana un passeggero ha aggredito un carabiniere in borghese che lo aveva esortato a indossare la mascherina.