Corriere del Mezzogiorno (Campania)
IL DIBATTITO IN TV IRROMPE LORENZO E RUBA LA SCENA
L’altra sera, intorno alle 21, Napoli ha monopolizzato il palinsesto televisivo in prima serata. Sulla terza rete De Luca attaccava De Magistris e Di Maio, sulla 7 de Magistris attaccava De Luca, su Rai 1 Insigne attaccava la Polonia, di gran lunga lo spettacolo più piacevole. E più utile all’immagine della nostra martoriata terra. Una Napoli certamente sotto la luce dei riflettori, non sempre benevoli. Le luci spesso modificano la realtà, orientate sapientemente riescono a camuffare le rughe o ad evidenziare difetti. Il lungomare più bello al mondo portato ad esempio di sciatteria, di anarchia, di strafottenza. Tutti criminali untori che per un po’ di sole e di mare procurano pericoli a tutta la nazione. E allora bisogna intervenire, via Caracciolo e il Cotugno hanno assunto lo stesso significato: contagio. La colpa è tutta di questo popolo caciarone, della movida, non di una Sanità scientemente massacrata, non di una politica blaterante e pressocchè nullafacente. Così è troppo facile. Anche la medicina che ci è stata propinata, una sorta di olio di ricino di tristissima memoria. La cromoterapia, in particolare il rosso. Come se pigmentare una cartina significasse risolvere i problemi che da decenni affliggono l’Italia. I Pinturicchio della politica hanno impugnato una tavolozza tricromatica, e giù con sapienti pennellate. Salvo poi cambiare colore. Rapidamente, roba da far arrossire, ma di imbarazzo. Tutti contro tutti, i dati non sono corretti, o forse sì, i soldi sono arrivati, o forse no.
Le terapie intensive sono piene, ma forse no. È vero tutto ed il contrario di tutto. Il virus «cinese» pare circoli in Europa dal 2019, con buona pace dei pipistrelli di Wuhan e del paziente zero, voto che attribuirei all’OMS. Ogni giorno c’è qualche esperto, o sedicente tale, che fa la sua profezia nefasta sulla durata della pandemia. Dichiarazioni basate su cosa? Sensazioni? Allora sarebbe preferibile tacessero. Dati scientifici? Pubblicateli. In realtà tutto è stato scaricato sulle spalle dei medici e del personale sanitario, straordinario. E sulla responsabilità della popolazione. Da migliorare, senza dubbio. Troppi idioti, una minoranza però dannosa. Ne usciremo, arriveranno tempi migliori, spero a breve. Qualche segnale premonitore, ad esempio nel calcio, c’è. La prestazione di Lorenzo in Nazionale ad esempio. Capitano finalmente rappresentativo. Bravo. E, adeguandomi ai novelli imbianchini dai colori limitati, anche aver ammantato di rosso la città più azzurro intenso al mondo, mi fa venir in mente i blau-grana del Barcellona. I piccolini di classe ci sono, il tifo è adeguato, vuoi vedere...