Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Pochi controlli e una metropoli che non sembra in lockdown»
Corrado Formigli a Piazza Pulita ha raccontato il «caso» Napoli
è la percezione di un lockdown soft» secondo Corrado Formigli, conduttore dei Piazza Pulita (La7) che giovedì ha trasmesso un servizio sul «caso» Napoli. «Manca una versa stretta sui controlli».
«Dalle immagini che hanno realizzato le nostre troupe in giro a Napoli insieme con i nostri inviati, viene fuori con evidenza una città affollata, anche se in
lockdown da zona rossa». Corrado Formigli due sere fa, a Piazza Pulita su La7, è tornato a sollevare un tema che il
Corriere del Mezzogiorno sta portando avanti da qualche giorno: quello di una città dove persiste un numero di persone in strada decisamente alto. Nonostante la Campania sia dalla mezzanotte dello scorso sabato in zona rossa, con esercizi pubblici e negozi chiusi alla clientela. «Le immagini che abbiamo realizzato al mercato sono molto eloquenti».
Tecnicamente, però, come ci ha ricordato il prefetto di Napoli, tutto si svolge nella norma.
«Certo, i mercati sono aperti e le persone ci vanno. Il problema fondamentale è proprio questo, la sensazione diffusa che questo lockdown che si sta attuando sia poco rigido, più permissivo. Non si è deciso di stringere fino in fondo le maglie del provvedimento, di esprimere divieti precisi, tutti sentono di potersi muovere con una certa libertà. I comportamenti dei cittadini dipendono sempre dai segnali che arrivano dalle istituzioni, da quanto apparato repressivo e di controllo viene dispiegato. Il segnale diffuso è quello di una maggiore morbidezza, almeno in alcune zone del Paese».
Napoli e la Campania sono passate, nel giro di poche ore, da zona gialla a zona rossa. Forse qualcuno è rimasto sospeso in un limbo.
«Certo sono stati offerti, in questo senso, segnali un po’ contradditori: prima sei giallo, poi diventi rosso senza passare per l’arancione. E questo è stato interpretato come la manifestazione di scelte poco autorevoli e credibili, proprio perché contraddittorie. Se la Campania da gialla passa a rossa nel giro di poco tempo i casi sono due: o non doveva essere gialla prima, oppure è stato eccessivo spostarla nella fascia di maggiore criticità. In queste contraddizioni i cittadini hanno fatto scelte più discrezionali, ci si sente più legittimati a comportarsi cosi, con leggerezza».
Una leggerezza che ha ricadute, probabilmente, molto gravi.
«Non penso assolutamente sia giusto comportarsi in questo modo ma, ripeto, si seguono i segnali che si percepiscono. Detto questo, stabilito il motivo che è dietro queste strade affollate, è grave quello che succedendo e che noi abbiamo ampiamente documentato. La situazione a Napoli è molto problematica e ci tengo a non essere frainteso. Se da un lato c’è chi si sente “autorizzato” ad adottare comportamenti molto elastici, va ricordato senza esitazioni che lo stato delle cose negli ospedali è decisamente difficile. Siamo stati al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, documentando un affollamento insostenibile. Il problema dei contagi è serio, basta guardarla da questo punto di vista per capire che si deve stare a casa sempre e uscire solo quando è necessario. E in ogni caso restare il più possibile distanziati in qualsiasi situazione».
”
Il problema è serio Si deve stare a casa e uscire solo quando è necessario