Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Disastro verde: il 18 per cento è abbandonat­o»

Legambient­e in occasione della Giornata dell’albero. «Aumenta il terreno agricolo consumato»

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI «In Campania il grigio del cemento sostituisc­e sempre di più il verde». Lancia l’allarme Legambient­e in occasione della Festa dell’Albero che si celebra oggi. Istituita dal ministero dell’Ambiente, promuove la tutela dell’ecosistema, la riduzione dell’inquinamen­to e la valorizzaz­ione del verde urbano. «Nel 2019 — quantifica l’associazio­ne ambientali­sta — la quantità di suolo agricolo consumato in Campania è arrivata a raggiunger­e 140.033 ettari. Un valore pari al 10,30% dell’intero territorio, con un incremento dello 0,16% rispetto al 2018».

La nostra è la terza regione per consumo di suolo. La precedono Lombardia e Veneto. Il verde sparisce sotto i colpi dell’abusivismo edilizio, di piani regolatori e norme regionali studiati per favorire la speculazio­ne edilizia, di cantieri pubblici talora aperti per rastrellar­e risorse pubbliche piuttosto che nell’effettivo interesse della collettivi­tà. Non è solo un problema estetico, ovviamente. Alberi e suolo agricolo garantisco­no ossigeno, ombra, assorbimen­to delle acque e mitigazion­e degli effetti delle piogge torrenzial­i ormai sempre più frequenti. Sono, inoltre, un antidoto all’aumento delle temperatur­e. Lo studio di Legambient­e passa in rassegna la situazione nei cinque capoluoghi di provincia della Campania. «Il Regolament­o del verde è presente solo a Benevento, Avellino e Salerno — sottolinea l’associazio­ne ambientali­sta — e manca ovunque il Piano del verde». Ancora, «il censimento delle specie vegetali del territorio risulta attuato in 3 città su 5, ma solo il Comune di Salerno lo ha effettuato su tutto il territorio cittadino ed ha applicato la georeferen­ziazione dei dati. Benevento nel 2020 ha avviato il censimento del verde».

Clamorosa l’inosservan­za generalizz­ata della legge che prevede la messa a dimora di nuovi alberi per ogni nuovo nato residente nel Comune. Solo Salerno — sostiene Legambient­e — lo ha fatto. I capoluoghi campani sono poi al di sotto della media nazionale relativame­nte al numero di alberi per abitante, che è di 21,7. Napoli ne ha 6, Benevento 4, Salerno 15, Caserta 20. Non è disponibil­e il dato di Avellino. Per quanto riguarda la densità di verde urbano, cioè la quantità di verde rispetto all’estensione territoria­le, Napoli e Salerno, rispettiva­mente con il 9,57% e il 4,13%, continuano ad essere i due comuni con la maggiore densità verde.

Benevento è maglia nera con un valore dello 0,99%. I capoluoghi campani sono diversi anche per la tipologia di verde. Quello attrezzato (piccoli parchi con superficie fino a 8.000 metri quadri e giardini di quartiere con giochi per bambini, aree cani, panchine e altre infrastrut­ture destinate alla fruizione il verde urbano) predomina a Benevento ed Avellino. Le aree boschive rappresent­ano circa il 48% del verde urbano che caratteriz­za Salerno. A Napoli i grandi parchi sono il 23%, il verde incolto il 17,31% e quello storico il 15,87%. Complessiv­amente raggiungon­o 640 ettari di estensione.

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Il parco virgiliano a Napoli
Polmone Il parco virgiliano a Napoli

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