Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dal Belgio a Napoli, la partita del cuore

- di Anna Paola Merone

Si conoscono per caso. È il 2004 e Dries Mertens è in classe con il cugino di Kat Kerkhofs, biondina con gli occhi chiari e personalit­à decisa che non aveva mai visto prima. Eppure sono coetanei - hanno 16 e 17 anni - e vivono in un piccolo centro. Lovanio, a 40 minuti da Bruxelles, è una cittadina grande quanto il Vomero. Il futuro attaccante del Napoli chiede a Kat di uscire, deciso a non accettare un no. Ha una passione divorante per il calcio, che lo distrae dagli studi con un certo disappunto dei genitori, ma per la prima volta i suoi pensieri non sono solo rivolti al pallone. Kat accetta. Dries ha qualcosa di diverso, gli intensi allenament­i ai quali si sottopone sono il segno di una volontà che, unita al talento, potrebbe portarlo in alto, lontano dalle Fiandre. I due si innamorano, si fidanzano e crescono insieme: lei lo sostiene, ne asseconda le ambizioni, ma coltiva anche i suoi sogni. Non vuole vivere nella sua ombra. Ne parlano spesso, anche dopo gli incontri importanti che spingono lui ai piani alti del calcio internazio­nale. Kat non molla. E, dopo alcune esperienze come modella, approda alla tv fiamminga. Nel 2013, quando arrivano a Napoli, sentono di aver trovato un posto dove fare progetti a lungo termine, in una casa pied dans l’eau con vista su Capri. É un luogo dove tenere tutto insieme. Dries le chiede di sposarlo. Nozze a Lovanio, a giugno 2015, poi ritorno a Napoli dove la famiglia - di cui fa parte anche Juliette, cagnetta con lo sguardo languido adottata nel canile di una associazio­ne spagnola - fa base. Kat fa la spola con il Belgio e prende anche due aerei in un giorno per sorprender­e Dries. Poi, nel 2017, qualcosa si rompe. Lei sente la voglia di crescere come persona e crede che lui debba fare lo stesso. Se ne va lontano, mentre lui è deciso a riaverla e le invia messaggi, telefonate e baci attraverso le telecamere dopo i gol. Dopo qualche mese lei torna e ha nuove sicurezze. In tv racconta che è signora in pubblico ma che, a luci spente, è eccentrica. Si spinge fino a svelare che le piace fare l’amore in luoghi insoliti e che preferisce i bagni dei treni. A casa Dries scopre una donna più sexy, appassiona­ta, consapevol­e. Dietro il no alle proposte del calcio cinese c’è lei: anche per chi accumula miglia aeree come granelli di sabbia, la Cina è troppo lontana. E Kat non vuole rinunciare al marito, né al lavoro. La crisi è alle spalle e loro trovano un equilibrio nuovo, fra amore e libertà. Napoli resta al centro. L’unica cosa che a lei sfugge della città è la cucina: prepara solo piatti fiamminghi e ordina al ristorante frutti di mare, astice, pizze e spaghetti da mangiare in terrazza. Kat e Dries a volte si infagottan­o in felpe e cappellini e se ne vanno a spasso nel centro storico, o per locali, passando inosservat­i fra la folla. Gli anniversar­i di nozze li festeggian­o lontano, distesi al sole su spiagge tropicali, ma per i compleanni restano a Napoli. Lui organizza per lei un party in stile Grande Gatsby, prima del lockdown, in barca. Lei, a maggio, una serata romantica con una violinista. Kat dice che Dries con la sua presenza illumina una stanza senza nemmeno provarci: è dolce, generoso, premuroso, intelligen­te e esilarante. Lui dice che lei è come il vino, con il tempo migliora, e che ha cambiato il suo sguardo sul mondo e ha individuat­o nuovi confini, spostati sempre un po’ più in là.

La crisi

Tre anni fa lei va via Quando ritorna è una donna nuova, sexy e consapevol­e

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