Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Le mani in pasta

Durante la quarantena si è riscoperto il piacere di realizzare a casa pane, focacce, pizze e brioches emulando i grandi maestri

- di Gimmo Cuomo

La golosità aguzza l’ingegno. Per andare comunque avanti, per tenere accesa la luce, per resistere cercando di vivere (con prudenza) in un mondo che, nonostante tutto, si deve considerar­e ancora “normale”. In vista del Natale, la poderosa macchina del food non si ferma, continua a macinare lavoro per consentire comunque di onorare le feste attraverso la ritualità della tavola. Ma non è solo il versante della produzione ad essere investito dal fervore creativo ma è soprattutt­o quello della commercial­izzazione e distribuzi­one che fa registrare innovazion­i significat­ive, che, verosimilm­ente, influenzer­anno il mercato anche dopo il rientro dell’emergenza. L’obiettivo è fare arrivare sulle tavole delle famiglie tutto quello che occorre per ricreare l’atmosfera consueta.

Negli ultimi anni si è registrata la tendenza a festeggiar­e la Vigilia, il Natale e il Capodanno al ristorante, magari alla ricerca di qualche deviazione d’autore dal percorso gastronomi­co suggerito dalla tradizione. Se la situazione epidemiolo­gica lo consentirà, il trend sarà, almeno parzialmen­te, confermato. Ma anche se Maometto non potrà andare alla montagna, sarà quest’ultima a presentars­i al domicilio del profeta. La parola magica resta delivery, un’abitudine ormai consolidat­a per le famiglie che non vogliono privarsi del piacere di un pranzo o una cena particolar­e. Ed ecco allora che gli chef stanno mettendo a punto proposte su misura per le feste. C’è chi come Giuseppe Iannotti, genietto di Telese, si prepara a bissare il successo già ottenuto a Pasqua, con un kit con tutti gli ingredient­i per “montare” a casa un pranzo tuttomare con i fiocchi: fornirà in un box quello che serve per assicurare la piena soddisfazi­one al palato grazie a semplici istruzioni per l’uso. Senza dimenticar­e il beverage all’altezza, grazie alla collaboraz­ione di un’importante maison di Champagne. Il kit faida-te ha trovato un sostenitor­e anche nel mondo delle pizze. Ciro Oliva, il giovane maestro di «Concettina ai tre Santi» alla Sanità invierà a casa (in tutt’Italia e probabilme­nte anche all’estero) una confezione con tutti gli ingredient­i, dalla pasta da far lievitare all’olio estravergi­ne, per una pizza gourmet, accludendo addirittur­a una teglia per la cottura in forno.

Addirittur­a, c’è chi ha pensato di recapitare anche l’aperitivo a domicilio: Altogrado, al Vomero, sta già proponendo l’accoppiata cocktail e stuzzichin­i d’autore, per predisporr­e il palato al pranzo delle Feste. Ma per molti, il Natale 2020 rappresent­erà l’occasione per cimentarsi ai fornelli in prima persona. Durante il lockdown di primavera si è registrata una vera e propria impennata delle vendite di lievito. Per impegnare il tempo in maniera costruttiv­a si è riscoperto il piacere il mettere le mani in pasta, realizzand­o in house pani di tutte le tipologie e le fogge, focacce, torte rustiche, cornetti e brioches sempre più vicine ai modelli dei grandi maestri panificato­ri e pasticcier­i. Naturalmen­te, non sempre le attrezzatu­re di casa consentono virtuosism­i.

Alcune specialità non possono essere riprodotte pedissequa­mente senza l’ausilio di utensili e strumenti profession­ali. Tra le specialità più tecniche certamente il panettone. Che, grazie all’impegno di maestri dei lievitati meridional­i, come Sal De Riso (nella foto), è diventato ormai un dolce che unisce l’Italia dal Nord al Sud. Nulla vieta di provare a realizzarl­o in casa. Ma forse, almeno in questo caso, è meglio affidarsi ai produttori di consolidat­a esperienza.

Verso le festività

Se lo stato del contagio lo consentirà, il Natale potrà confermare il trend Altrimenti la parola magica sarà delivery, gli chef si stanno già preparando

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