Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«I miei piatti nei così salvo me e i ragazzi»
Parisi, lo chef contadino, ha convertito il suo lavoro: «Ora vendiamo sul web, siamo l’Amazon del food»
Ha trasformato il suo ristorante in una piccola agenzia di e-commerce. Pietro Parisi, il cuoco contadino di Palma Campania, in provincia di Napoli, lo ha fatto per non chiudere bottega e salvare il suo lavoro e quello dei suoi dipendenti. E così i dieci componenti della brigata di chef Parisi si sono reinventati, un po’’ come ha fatto lui, e le prelibatezze cucinate nel ristorante all’ombra del Vesuvio le hanno trasferite dai piatti ai “boccacci”, contenitori di vetro che portano indietro con la memoria e ci fanno ritornare ai prodotti preparati dalle nostre mamme e nonne. «Visto il momento di crisi e le difficoltà economiche dettate dalla pandemia- spiega Parisi - abbiamo convertito il nostro lavoro, lo abbiamo adattato alle esigenze del momento e così ci siamo messi a vendere i nostri prodotti sul web».
Con grande successo, perché in poco meno di 10 giorni sono stati spediti più di mille prodotti in tutta Italia e anche all’estero. «La mia scelta – prosegue lo chef - è stata quella di non mandare nessuno a casa, ma è servito anche l’ aiuto di tante persone che ci seguono da anni e che ci hanno sostenuto acquistando i nostri prodotti in maggioranza preparati per il fabbisogno dei ristoranti. Quindi ci sono arrivate richieste dalla Germania, dalla Francia, dall’Inghilterra».
Pomodori passati, a pacchetelle, marmellata di marmellata di gelsi del Vesuvio o di mela annurca, grazie al commercio online lo chef contadino ha, di fatto, tenuto in piedi il suo lavoro e quello dei suoi collaboratori. «Ognuno di noi si è un po’ reinventato – spiega- e quindi qualcuno si è messo a riempire i “boccacci”, altri si occupano delle etichette scritte a mano e altri ancora delle spedizioni. Siamo diventati l’Amazon del food campano. Vanno molto i sughi pronti come la genovese o il ragù napoletano, sono pratici e gustosi».
Tra le nuove produzioni anche i dolci natalizi, con struffoli, mostacciuoli e roccocò. «Stiamo iniziando anche con la produzione di panettoni artigianali - racconta Pietro Parisi - e lo faremo in collaborazione con il laboratorio di pasticceria dell’Istituto penale minorile di Nisida. Abbiamo deciso di tendere una mano a chi ha fatto scelte sbagliate e ora vuole cambiare strada. Nei momenti di difficoltà bisogna stingersi e aiutarsi a vicenda. Ecco solo così riusciremo a superare questo tremendo momento di crisi che ci ha coinvolto tutti». I prodotti, oltre 40, sono disponibili tutti online sul sito internet del cuoco contadino.
Il boom
In poco meno di dieci giorni spediti più di mille prodotti, ora si lavora sui dolci natalizi