Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tengono viva la creatività

I crocchè di pomodoro di Mangoni, le zeppole di Raia Donadio: piatti salati. Salemme: frittata di mammà

- Marco Molino

In tempi di isolamento domestico, lo smart working è certo una preziosa opportunit­à per continuare a lavorare su idee e progetti senza perdere il filo dei rapporti sociali. Ma la scrivania può diventare trappola e ogni tanto si scappa in cucina per spiluccare qualcosa. È in uno di questi momenti che si risveglia la creatività culinaria anche nel cuore di austeri intellettu­ali e disincanta­ti protagonis­ti dello spettacolo.

«Il frustrante isolamento ci spinge a cercare qualcosa di diverso dal delivery per riconquist­are una dimensione creativa del cibo», spiega Fabrizio Mangoni, docente di Urbanistic­a della Federico II, ma soprattutt­o autore di libri e trasmissio­ni tv dedicate alla “fisiognomi­ca dei dolci” che compara i caratteri umani alla gastronomi­a. «Proprio in questo periodo – spiega – sto studiando ricette di piatti medievali con i consigli dello chef Salvatore Di Meo. L’ultima prova riguarda i crocchè di pomodoro: dopo un paio di tentativi falliti, sono riuscito a scoprire con soddisfazi­one il giusto dosaggio».

Di antiche pietanze ha parlato lo storico e insegnante Ciro Raia nel suo ultimo libro pubblicato da Guida, Breve storia di Re Ferrandino; eppure, quando non è impegnato nella didattica a distanza, in cucina insegue una memoria più intima: «La mia era una famiglia di pasticcier­i e provo a mettere in pratica la modesta esperienza in materia preparando le zeppole di San Giuseppe in cui ritrovo i sapori dell’infanzia».

L’attrice Cristina Donadio cerca invece nella forzata clausura un equilibrio interiore che si traduce nella voglia di «mixare e inventare piatti per lo più salati tipo uno scammaro con olive nere, capperi e pinoli». E se la scrittrice Valeria Parrella preferisce valorizzar­e i preliminar­i («Mi metto a twittare sul balcone con qualche stuzzichin­o e un calice di viuna no»), l’attore e regista Vincenzo Salemme asseconda il suo appetito puntando sui cavalli di battaglia («Frittata di spaghetti e melanzane a spicchiett­i col sugo come le faceva mammà»). Per l’attrice Isa Danieli la malinconia di strade vuote e teatri chiusi si riverbera tra le pareti di casa. «Di solito – spiega – amo dedicarmi alle ricette tradiziona­li, anche se lo stimolo nasce dallo stare insieme agli altri. La passione per i fornelli tornerà dopo la pandemia. Ma nonostante il lockdown , gli struffoli non possono mancare».

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L’antidoto del cibo Cristina Donadio mixa e inventa piatti per lo più salati tipo uno scammaro con olive nere, capperi e pinoli. Vincenzo Salemme cucina la frittata di spaghetti e melanzane di mammà in basso l’architetto e prof Fabrizio Mangoni

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