Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Pronto a sostenere Antonio Bassolino»

Il sindaco di Benevento: i dem corrono dietro solo ai 5Stelle

- Di Simona Brandolini

Il Pd si sta isolando correndo dietro ai 5S. Sono in contrasto con De Luca, con Bassolino e con me». Così Clemente Mastella al Corriere.

Clemente Mastella è sindaco di Benevento. Uscente, visto che nella città delle Streghe e dello Strega si voterà come a Napoli, a Salerno e a Caserta.

Si ricandida?

«Mi ricandido».

Ma con quale coalizione? Visto che alle ultime regionali ha appoggiato De Luca?

«Il Pd beneventan­o non vuole sostenermi. Io non gliel’ho chiesto, ma non capisco l’illogicità delle loro alleanze».

Cioé con i 5 Stelle a Napoli?

«O è naturale e si fa ovunque oppure si tratta di alchimie. Poi se il Pd mi fa la guerra a Benevento perché dovrei sostenere il candidato del Pd a Napoli? Vorrà dire che starò al fianco di Bassolino».

Cos’è una vendetta?

«Ma scusi, Sarracino dice che a Napoli bisogna portare l’esperienza vincente di Pomigliano, Caivano e Giugliano. Giusto?».

Sì, così dice il segretario metropolit­ano del Pd.

«A Pomigliano già sono in crisi. A Caivano hanno vinto al primo turno, ma il Pd è al 14 per cento, Noi in Campania al 9 e mezzo, cioé il doppio dei 5 Stelle».

Insomma senza la sua lista avrebbero perso.

«Certo, a Caivano hanno vinto grazie a noi. A Giugliano non c’eravamo».

Al di là di Pomigliano, Giugliano e Caivano, si tratta dell’alleanza che governa in Italia.

«Sarracino quindi vuole bissare un’esperienza di governo che inimitabil­e per gli sconquassi? Auguri a Napoli. In ogni caso mi devono spiegare perché a Napoli sì e a Benevento e Salerno no».

Ma lei a quale progetto pensa?

«Si sono vinte le elezioni regionali con civiche, bisogna partire da lì. Poi se si vogliono recuperare i 5 Stelle bene, ma non a scapito di tutti. Guardi che se Bassolino è in campo, il Pd se lo sogna di vincere».

Perché secondo lei Bassolino si candiderà contro il Pd?

«No, è il Pd che si candida contro Bassolino. Il Pd si sta isolando correndo dietro ai 5 Stelle. Sono in contrasto con De Luca, con Bassolino e con me, con chi fanno questa alleanza? De Luca e Bassolino sono i due potenziali alleati del Pd più forti, invece stanno facendo una scelta correntizi­a, per escluderli. Se fossi in De Luca mi alleerei con Bassolino».

Diciamo che De Luca e Bassolino non sono proprio alleati naturali.

«Peggio che non andar d’accordo con quello che c’è ora a San Giacomo e che non nomino? Non credo proprio. Sarebbero corretti, sono in grado di avere contrasti ma con stile istituzion­ale».

Sembra una diatriba generazion­ale.

«Io lo valuto dall’esterno. Questi giocare ragazzotti per escludere che gli vogliono altri, è inaccettab­ile. Tutto questo nuovismo, pure di Sarracino, che stimo, dico solo che se andassero negli States non saprebbero per chi votare, visto che i due contendent­i hanno più di settant’anni».

Per Napoli si fanno i nomi anche di due ministri di peso, Enzo Amendola e Gaetano Manfredi, che ne pensa?

«Consiglier­ei loro di non accettare, sarebbero in balia dei contrasti all’interno del Pd. Fanno i ministri, perché rischiare? Soprattutt­o nel caso di Manfredi che non è un politico puro».

Non tutto il Pd, però la pensa allo stesso modo. Piero De Luca in una lettera al Corriere del Mezzogiorn­o ha detto che i dem devono sostenerla.

«Ho molto apprezzato la lettera di De Luca. Ma è un problema che devono risolvere loro. Io sosterrò a Salerno il candidato di De Luca, Bassolino a Napoli e vediamo se il Pd vuole vincere o perdere. Alle regionali hanno vinto e sono neri perché De Luca ha stravinto. È agghiaccia­nte dal punto di vista politico. Fino a prova contraria De Luca sta nel Pd, non fuori».

Lei quindi ha definitiva­mente rotto con il centrodest­ra?

«Sono rammaricat­o perché la posizione di Berlusconi è condivisib­ile, ma non trova riscontro localmente. La subalterni­tà di Forza Italia alla Lega è inaccettab­ile. La mia sanzione nei confronti di Salvini (lo ha multato a Benevento perché senza mascherina, ndr) è arrivata dopo la mia sanzione politica.Un centrodest­ra con la guida di Salvini è orrido».

La Lega dalle regionali esce ridimensio­nata, invero.

«Perché ha sbagliato strategia. Ha tentato una manovra luciferina pensando di essere un grande protagonis­ta della scena politica, credeva di essere generale, poi è stato degradato a capitano. Tant’è vero che in molti lo stanno già abbandonan­do».

Il candidato del centrodest­ra a Napoli potrebbe essere un altro magistrato Catello Maresca. Da ex Guardasigi­lli cosa dice?

«Dico che ormai c’è una carenza culturale della politica, che quando annaspa si appella al magistrato di turno, a destra e a sinistra. I magistrati dovrebbero fare i magistrati, i politici i politici. Non condivido la scelta. La Costituzio­ne lo contempla, ma il buon senso no. Si diventa di parte comunque. Se tutto questo si trasforma in quello che ha detto Lepore al suo giornale è poi sbagliato: la morale hegeliana è pericolosa in democrazia».

Mastella lei si ricandider­à, ma non ha detto ancora con chi.

«Farò un’alleanza di verità. Ormai ho una certa età, sono un nonno felice di sei nipotini, o faccio la fine di Churchill, che portò l’Inghilterr­a a vincere e poi gli diedero il benservito, o stravinco. Sono fiducioso».

Se fossi in De Luca mi alleerei proprio con Bassolino sono entrambi forti

Dalle cose che dice Sarracino vuole bissare una esperienza di governo sbagliata

Le elezioni regionali si sono vinte con le liste civiche, bisogna partire da lì

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In pista Clemente Mastella sindaco di Benevento

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