Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sondaggio di Noto: è testa a testa tra Fico e Maresca
NAPOLI «Mi piacerebbe fare il sindaco di Napoli, amo la mia città, amo tutto di Napoli», questa esternazione di Roberto Fico fa il paio con la più nota dichiarazione bassoliniana: «Fare il sindaco di Napoli è il lavoro più bello del mondo». Ed effettivamente i due sono, a tutti gli effetti, tra i protagonisti dei prossimi mesi. Tanto che sono già stati «testati». Il primo sondaggio (altri ce ne saranno) sui papabili candidati al Comune di Napoli è firmato da Noto ed è stato commissionato da Sussidiario.net che parte da Napoli ma poi proseguirà in giro per l’Italia nelle città al voto, da Roma, a Milano, a Bologna e Torino. È anche il primo test per la coalizione di governo, cioè Pd-5Stelle costretti a stare insieme per vincere, e su candidati possibili dei due ipotetici schieramenti contro l’unica ufficialmente in campo, Alessandra Clemente, sostenuta dal sindaco Luigi de Magistris.
Partiamo col dire che i napoletani sono per il 63 per cento poco o per nulla contenti della qualità della vita in città e che il centrosinistra tradizionale sarebbe votato dal 38 per cento degli elettori sondati, il Movimento 5 Stelle dal 31 per cento, il centrodestra dal 17 (senza opinione il 14 per cento). Ma come cambiano i consensi con i contendenti in campo? Chi sono? E soprattutto chi sarebbero i più «forti» sulla carta?
In testa ci sono da una parte proprio Fico, il presidente della Camera, è molto conosciuto (dal 73 per cento) e in lui si ripone una discreta fiducia (55 per cento, comunque il dato più alto). L’avversario più temibile, in quota centrodestra (e non quindi di una coalizione civica) è il magistrato Catello Maresca, sebbene sia meno conosciuto (57 per cento) ottiene lo stesso livello di fiducia (55 per cento). Un possibile scontro tra i due finirebbe con un 46 per cento a favore del grillino contro il 44 di Maresca. L’assessore Clemente, sostenuta da DeMa, arriverebbe ad un 8 per cento. Il ministro dell’Università e della ricerca, Gaetano Manfredi, è meno conosciuto (42 per cento) ma ha un grado di fiducia alto (il 50 per cento), tant’è che in un possibile scontro con Maresca arriverebbero pari: entrambi al 45 per cento. Identica situazione, cioè un testa a testa, per Nicola Oddati, componente della segreteria nazionale del Pd ed ex assessore partenopeo (30 per cento di conoscenza e 35 di fiducia). Quanto all’altro ministro, quello per gli Affari europei, Enzo Amendola (30 per cento di conoscenza e 31 per cento di fiducia) contro il pm perderebbe per cinque punti percentuale. Come Antonio Bassolino che però è conosciuto dal 93 per cento degli elettori napoletani (32 per cento di fiducia). Inoltre il sondaggio di Noto lo propone come candidato appoggiato da Pd e 5 Stelle, cosa che a tutt'oggi appare improbabile.
Nel campo del centrodestra il vero exploit è quello di Maresca, ma oltre al magistrato sono stati testati Fulvio Martusciello (49 per cento di conoscenza, 30 di fiducia), l’industriale Antonio D’Amato (60 per cento e 31 per cento), Guido Grimaldi (20 per cento e 25 per cento), Riccardo Monti (15 per cento e 25 per cento). Tutti sarebbero sconfitti, in ogni caso, dagli avversari della coalizione di governo, tranne appunto Maresca.
Quanto al giudizio complessivo sull’amministrazione uscente è negativo per il 56 per cento, che arriva al 69 per cento nella gestione dell’emergenza sanitaria. E nello scontro tra De Luca e de Magistris, vince il presidente della Regione 47 a 34.
La giunta uscente Giudizio negativo per il 56% degli intervistati che arriva al 69% sulla gestione della emergenza sanitaria