Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bando flop in Campania Rinunciano 97 medici su 156
Il presidente Scotti: abbiamo iscritto 170 giovani colleghi Potrebbero frequentare un corso di 300 ore ed essere reclutati dal 118
Il bando della Protezione civile in Campania ha fatto flop: 97 medici su 156 hanno rinunciato; 27 quelli in servizio mentre 7 sono state le esclusioni per mancanza di requisiti. Altre 25 domande sono in attesa di riscontro. Intanto, riaprono asili e prima elementare. Il sindaco de Magistris: nessun contrordine, si può tornare a scuola.
Il flop del bando della Protezione civile nazionale per reclutare 450 medici ed al quale hanno risposto appena in 156 continua a seminare i suoi effetti, tanto che ad oggi sono appena 27 i medici in servizio, di cui 3 anestesisti. Le rinunce sono state 97, mentre 7 sono state le esclusioni per mancanza di requisiti. Altre 25 domande sono in attesa di riscontro.
«Da mesi la Campania ha richiesto l’invio di medici (600), in particolare anestesisti, e infermieri (800) — ricorda l’ufficio stampa di Palazzo Santa Lucia — . Ma molti candidati, a seguito di chiamata, hanno rinunciato, altri a seguito di verifiche sono risultati non in possesso dei requisiti di ammissione (mancanza di specializzazione), altri ancora sono risultati inesistenti, ovvero hanno dato nomi, comunicazioni di telefono o mail errate». Per il capogruppo della Lega Gianpiero Zinzi «l’alto numero di rinunce dei partecipanti al bando della protezione civile per i medici in
Campania e, in generale, le difficoltà della Regione di ampliare la dotazione di personale sanitario in servizio, rappresentano certamente un campanello d’allarme sul sistema di reclutamento e sul riconoscimento professionale che deve far riflettere. A fronte di prestazioni ad alto rischio nella maggioranza dei casi non vengono proposte condizioni lavorative e livelli di retribuzioni adeguate». Ma per il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli e leader nazionale della Fimmg Silvestro Scotti anche quello dell’ennesimo bando andato quasi deserto è un esito che non sorprende. «Purtroppo abbiamo tanti medici laureati, ma privi di specializzazione, poiché sono anni che le borse di specializzazione non vengono più finanziate. È il frutto di errori di programmazione che continuano a rovesciare i loro effetti in una situazione di drammatico stress come quella attuale — commenta —. Ci hanno chiesto di procedere rapidamente alla iscrizione all’Ordine dei neo laureati, lo stiamo facendo: in due settimane abbiamo iscritto 170 giovani colleghi, all’appello ne mancano una trentina, ma speriamo di completare l’elenco nei prossimi giorni. E parliamo di colleghi che hanno discusso la tesi quindici giorni fa. Ma se per tutti costoro ora non si spalancheranno le porte dell’impegno professionale sarò io il primo a sentirmi preso in giro». Il problema resta, tuttavia, proprio quello della mancanza di profili professionali specializzati. «Non resta altro da fare — suggerisce il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli — che incentivare i giovani colleghi a seguire le 300 ore di corso di formazione necessarie per essere reclutati per il servizio di emergenza del 118 o per le Usca, l’assistenza domiciliare agli ammalati Covid».
Il quadro dell’epidemia in Campania fa registrare qualche segnale di incoraggiamento. Scendono sotto quota 2 mila i nuovi contagi, complice anche un calo dei tamponi come solitamente si verifica nei primi due giorni della settimana. I nuovi positivi sono 1764, di cui 327 con sintomi e 1437 asintomatici, su 13 mila 744 tamponi effettuati. La percentuale di positivi sui tamponi è pari al 12,8%, un calo in linea con quello registrato a livello nazionale. Resta stabile il numero di pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva: sono 201 i posti letto occupati su 656 disponibili, per un tasso di saturazione pari al 30%. I ricoverati in degenza sono 2274 su 3260 posti letto disponibili nel pubblico e nel privato. Ma è il numero dei decessi che continua ad essere elevato: 78 quelli avvenuti tra il 20 e il 23 novembre. Il numero dei guariti supera quello dei nuovi contagi: 2344. Dall’inizio dell’emergenza ad oggi ci sono stati 140 mila 195 casi di Covid 19 su 1 milione 461 mila 611 tamponi. I deceduti sono 1387 e i guariti 35 mila 957.