Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Matteo Lorito: la Federico II sarà coinvolta nel progetto
«L’Università Federico II sarà pienamente coinvolta nel progetto appena lanciato dal governo e ne sono molto contento anche a titolo personale, perché io vengo da Agraria, settore importante nell’ambito dell’agroalimentare». Il nuovo rettore Matteo Lorito fino a poco fa era il direttore del dipartimento che ha sede a Portici e che avrà certamente un ruolo centrale nel polo Agritech che sta per nascere a Napoli Est. «Del progetto abbiamo appena saputo — racconta Lorito — ma è un’idea che evidentemente viene da lontano e che costituisce ora una grande opportunità di sviluppo. Il piano coinvolgerà molti settori scientifici e dipartimenti universitari: i colleghi di Agraria lavoreranno in collaborazione con settori di Ingegneria e Medicina. E non soltanto con ricercatori universitari, perché saranno sicuramente coinvolte le aziende del settore».
L’occasione offerta dal Recovery Fund è particolarmente interessante. «Non conosciamo ancora i dettagli del progetto — dice il rettore — e forse non sono stati nemmeno definiti. Tuttavia non c’è dubbio che costituirà un’occasione imperdibile perché l’agroalimentare pesa molto sul Pil italiano e storicamente su quello territoriale». In questo scenario assume un valore simbolico il fatto che proprio dove per un secolo c’è stata la Cirio, a San Giovanni a Teduccio, sorga adesso il complesso che ospita l’avanguardia tecnologica della Federico II. Negli ultimi anni quell’esperimento accademico ha forse per la prima volta creato un rapporto stabile tra mondo della ricerca e mondo produttivo a Napoli e nel Sud: a poche centinaia di metri avrà sede il nuovo polo agritech che a quel patrimonio scientifico e di esperienza attingerà con lo stesso obiettivo.