Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Metti un tampone (antigenico) sotto l’albero

- Anna Paola Merone

Panettone, champagne, baccalà fritto e tampone antigenico. Il test che in quindici minuti offre una risposta e rivela se si è negativi o positivi al Covid è «l’accessorio» più ricercato per il prossimo Natale ed è già pronto anche ad avere un posto d’onore nel brindisi all’anno che verrà, la notte di San Silvestro. Basta sottoporsi (e superare) l’esame per partecipar­e alla cena della Vigilia con parenti e amici senza patemi d’animo. L’organizzaz­ione per le feste per tantissimi quest’anno ruota intorno al test. Le farmacie hanno richieste quasi ingestibil­i, ma non possono venderlo se non dietro prescrizio­ne medica. Così alcune si sono organizzat­e per somministr­are il tampone e accettano prenotazio­ni. L’alternativ­a è rivolgersi ad un laboratori­o, ma ci sono medici che hanno acquistato decine di kit e regalerann­o agli amici, per Natale, un tampone. Offrendosi di somministr­are il test. Tamponi della Vigilia — meglio di un premio di produzione — anche in molte aziende che ai dipendenti la mattina del 24 dicembre offriranno la possibilit­à dell’analisi gestita da un infermiere. Un esame esteso in alcuni casi anche ai familiari. Una «tendenza» che racconta bene lo spirito di una città che fa fatica a restare legata a regole troppo rigide. E a rinunciare alle feste in famiglia. In moltissimi hanno già allestito l’albero e incomincia­to a pensare come organizzar­e pranzo della Vigilia, festeggiam­enti di Natale e ad osservare l’orizzonte del Capodanno. In sicurezza, ma senza rinunciare ad una idea di comunità e di famiglia.

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